Il volume rappresenta il primo saggio, a carattere storico-antropologico, sul santuario della Madonna della Campana a Casarano, da secoli centro nevralgico di un culto che ha richiamato a sé una moltitudine di fedeli. Attraverso una scrupolosa analisi dei documenti storici e un'accurata ricerca etnografica sul campo, l'autore si pone l'obiettivo non solo di indagare le origini del santuario e del culto, ma anche di leggere le trasformazioni cui la festa - organismo tutt'altro che statico e immutabile - è andata incontro nel corso del tempo, al mutare delle condizioni economiche e sociali. Il volume è corredato dall'appendice curata da Luigi Marrella e dalla premessa di Eugenio Imbriani.