Nella primavera del 1812 Frédéric Lullin de Chateauvieux, Inspecteur principal de depôts de Beliers du quatrieme arrondissement, venne inviato in Italia dal Ministero dell’Interno francese con l’incarico di stendere una relazione sull’agricoltura italiana. Giunto in Toscana (annessa all'Impero nel 1808) comincia a inviare periodicamente a Parigi, una serie di rapporti nei quali traccia un quadro chiaro e dettagliato delle quattro regioni agricole della Toscana. Dato il suo incarico, una parte rilevante di tali rapporti (accompagnata da numerosi prospetti statistici) è dedicata all’allevamento degli ovini, che illustra con grande quantità di dettagli (greggi transumanti, metodi di viaggio, composizione di un gregge transumante, sistemi di tosatura e così via), e al suo tentativo (fallito) di introdurre in Toscana le pregiate pecore merinos per migliorare le razze locali.
Frédéric Lullin de Chateauvieux e l'agricoltura toscana
MINECCIA, Francesco
2006-01-01
Abstract
Nella primavera del 1812 Frédéric Lullin de Chateauvieux, Inspecteur principal de depôts de Beliers du quatrieme arrondissement, venne inviato in Italia dal Ministero dell’Interno francese con l’incarico di stendere una relazione sull’agricoltura italiana. Giunto in Toscana (annessa all'Impero nel 1808) comincia a inviare periodicamente a Parigi, una serie di rapporti nei quali traccia un quadro chiaro e dettagliato delle quattro regioni agricole della Toscana. Dato il suo incarico, una parte rilevante di tali rapporti (accompagnata da numerosi prospetti statistici) è dedicata all’allevamento degli ovini, che illustra con grande quantità di dettagli (greggi transumanti, metodi di viaggio, composizione di un gregge transumante, sistemi di tosatura e così via), e al suo tentativo (fallito) di introdurre in Toscana le pregiate pecore merinos per migliorare le razze locali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.