La materia della « trasparenza delle condizioni contrattuali », già disciplinata dal Titolo VI del T.U.B. ha formato oggetto della deliberazione del CICR del 4 marzo 2003, pubblicata nella G.U. n. 72 del 27 marzo 2003, a cui ha fatto seguito con riguardo alle banche, l’aggiornamento del 25 luglio 2003 alla circolare n. 229 del 21 aprile 1999 contenente Istruzioni di vigilanza per le banche con riguardo appunto alla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari. L’autore affronta le problematiche connesse alla legittimità dell’intervento di deregulation, che ha pretesa di costituire una vera e propria « revisione organica della vigente disciplina di trasparenza » alla luce dei principi generali di chiarezza ed esaustività delle informazioni fornite alla clientela, buona fede e correttezza nelle relazioni d’affari. Tratta poi della forma dei contratti bancari, che originariamente regolamentata dall’art. 117 T.U., risulta ora attinta nella sua disciplina dall’art. 10 della deliberazione del CICR del 4 marzo 2003, nonché dal par. 2 della sez. III (Contratti) delle Istruzioni della Banca d’Italia. Si sofferma sulle problematiche connesse alla capitalizzazione degli interessi ed alla usurarietà dei medesimi con particolare riguardo agli interessi moratori . Si occupa di seguito del complesso tema dello ius variandi delle condizioni economiche e dei tassi di interesse con riguardo specifico ai contratti bancari di durata, affrontando i problemi connessi alla forma, alle modalità di esercizio ed alla sua natura giuridica. Tratta infine delle questioni inerenti all’informazione precontrattuale e contrattuale.
Brevi flessioni sulla nuova disciplina della trasparenza bancaria.
FARINA, Vincenzo
2004-01-01
Abstract
La materia della « trasparenza delle condizioni contrattuali », già disciplinata dal Titolo VI del T.U.B. ha formato oggetto della deliberazione del CICR del 4 marzo 2003, pubblicata nella G.U. n. 72 del 27 marzo 2003, a cui ha fatto seguito con riguardo alle banche, l’aggiornamento del 25 luglio 2003 alla circolare n. 229 del 21 aprile 1999 contenente Istruzioni di vigilanza per le banche con riguardo appunto alla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari. L’autore affronta le problematiche connesse alla legittimità dell’intervento di deregulation, che ha pretesa di costituire una vera e propria « revisione organica della vigente disciplina di trasparenza » alla luce dei principi generali di chiarezza ed esaustività delle informazioni fornite alla clientela, buona fede e correttezza nelle relazioni d’affari. Tratta poi della forma dei contratti bancari, che originariamente regolamentata dall’art. 117 T.U., risulta ora attinta nella sua disciplina dall’art. 10 della deliberazione del CICR del 4 marzo 2003, nonché dal par. 2 della sez. III (Contratti) delle Istruzioni della Banca d’Italia. Si sofferma sulle problematiche connesse alla capitalizzazione degli interessi ed alla usurarietà dei medesimi con particolare riguardo agli interessi moratori . Si occupa di seguito del complesso tema dello ius variandi delle condizioni economiche e dei tassi di interesse con riguardo specifico ai contratti bancari di durata, affrontando i problemi connessi alla forma, alle modalità di esercizio ed alla sua natura giuridica. Tratta infine delle questioni inerenti all’informazione precontrattuale e contrattuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.