Le ceramiche attiche di età classica scoperte nella Puglia meridionale - l’antica Messapia - costituiscono un complesso documentario di rilevante importanza. Il campione analizzato nel presente volume comprende 314 vasi, figurati e a vernice nera, individuati attraverso lo spoglio dei repertori bibliografici e un lavoro di censimento condotto nei musei. I materiali, in gran parte inediti, vengono presentati facendo costante riferimento ai contesti di rinvenimento. L’approccio utilizzato consente di leggere la documentazione attica sviluppando, oltre alla prospettiva commerciale, i principali temi connessi alla presenza delle importazioni negli insediamenti messapici. L’esame delle classi, delle forme e delle immagini attestate negli spazi funerari, sacri e abitativi offre infatti spunti per riflettere sulle dinamiche che regolano l’acquisizione dei manufatti ateniesi in ambito anellenico e stimola ad avanzare ipotesi sul “significato” che tali oggetti rivestono fra il 480 e la metà del IV sec. a.C., un periodo senza dubbio fra i più problematici e ricchi di interesse nella storia della Messapia.
Vasi attici nei contesti della Messapia (480-350 a.C.)
MANNINO, Caterina
2006-01-01
Abstract
Le ceramiche attiche di età classica scoperte nella Puglia meridionale - l’antica Messapia - costituiscono un complesso documentario di rilevante importanza. Il campione analizzato nel presente volume comprende 314 vasi, figurati e a vernice nera, individuati attraverso lo spoglio dei repertori bibliografici e un lavoro di censimento condotto nei musei. I materiali, in gran parte inediti, vengono presentati facendo costante riferimento ai contesti di rinvenimento. L’approccio utilizzato consente di leggere la documentazione attica sviluppando, oltre alla prospettiva commerciale, i principali temi connessi alla presenza delle importazioni negli insediamenti messapici. L’esame delle classi, delle forme e delle immagini attestate negli spazi funerari, sacri e abitativi offre infatti spunti per riflettere sulle dinamiche che regolano l’acquisizione dei manufatti ateniesi in ambito anellenico e stimola ad avanzare ipotesi sul “significato” che tali oggetti rivestono fra il 480 e la metà del IV sec. a.C., un periodo senza dubbio fra i più problematici e ricchi di interesse nella storia della Messapia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.