Il Libro delle memorie dei Pellegrino, redatto a Melpignano in Terra d'Otranto tra il XVIII e il XIX secolo (attualmente conservato nell'Archivio privato “G. Pellegrino” a Lecce), offre la possibilità di accompagnare per più generazioni, attraverso l'incrocio con una pluralità di documenti, la storia di una famiglia di proprietari e professionisti, che segue il percorso delle borghesie che aspirano ad una progressiva ascesa, attraverso appadrinamenti, matrimoni, relazioni commerciali, circuiti finanziari e soprattutto con l'esercizio delle professioni liberali. Il manoscritto diviene, rispetto al suo utilizzo nella ricerca storica, una fonte straordinaria per gettare uno sguardo negli “angoli nascosti”, per addentrarsi nell'universo dei condizionamenti familiari, per riscoprire origini, retaggi, identità, mentalità; ma è anche un osservatorio privilegiato per studiare la comunità, i suoi rapporti sociali, i gruppi e gli individuiche in essa si relazionano, facendosi contemporaneamente luogo dekka comunicazione di notizie, fatti, commenti, specialmente quando vengono narrati gli eventi più significativi che attraversano l'Europa tra Sette e Ottocento. Le sollecitazioni storiografiche e documentarie, la singolarità stessa del memoriale (finora un unicum per Terra d'Otranto) e non ultima la fortunata circostanza del suo rinvenimento hanno imposto di valorizzare una fonte che può offrire a curiosità investigative, a comparazioni, a più interpretazioni e letture “ricordi” e “saperi” che si sedimentano nel tempo.
Memorie familiari e storie di comunità. Il “Libro di casa” dei Pellegrino di Melpignano (secc. XVIII-XIX)
DE DONNO, Daria
2006-01-01
Abstract
Il Libro delle memorie dei Pellegrino, redatto a Melpignano in Terra d'Otranto tra il XVIII e il XIX secolo (attualmente conservato nell'Archivio privato “G. Pellegrino” a Lecce), offre la possibilità di accompagnare per più generazioni, attraverso l'incrocio con una pluralità di documenti, la storia di una famiglia di proprietari e professionisti, che segue il percorso delle borghesie che aspirano ad una progressiva ascesa, attraverso appadrinamenti, matrimoni, relazioni commerciali, circuiti finanziari e soprattutto con l'esercizio delle professioni liberali. Il manoscritto diviene, rispetto al suo utilizzo nella ricerca storica, una fonte straordinaria per gettare uno sguardo negli “angoli nascosti”, per addentrarsi nell'universo dei condizionamenti familiari, per riscoprire origini, retaggi, identità, mentalità; ma è anche un osservatorio privilegiato per studiare la comunità, i suoi rapporti sociali, i gruppi e gli individuiche in essa si relazionano, facendosi contemporaneamente luogo dekka comunicazione di notizie, fatti, commenti, specialmente quando vengono narrati gli eventi più significativi che attraversano l'Europa tra Sette e Ottocento. Le sollecitazioni storiografiche e documentarie, la singolarità stessa del memoriale (finora un unicum per Terra d'Otranto) e non ultima la fortunata circostanza del suo rinvenimento hanno imposto di valorizzare una fonte che può offrire a curiosità investigative, a comparazioni, a più interpretazioni e letture “ricordi” e “saperi” che si sedimentano nel tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.