Nella storia socio-culturale dell’Italia post-unitaria, le province meridionali hanno una connotazione molto chiara e netta. Seppure con difformità e dissimetrie interne, sono lande largamente analfabete. Nell’asseverare questo, gli osservatori di ieri (dai redattori delle inchieste parlamentari svolte tra Otto e Novecento agli intellettuali impegnati nella battaglia meridionalista) come gli studiosi di oggi (dagli storici della scuola, ai linguisti) ne hanno tratto argomento per mostrare una componente, e neanche tra le minori, di quel Mezzogiorno che fatica ad entrare nella modernità e a far proprie le opportunità di crescita economica e di sviluppo sociale che questo transito poteva consentire. Ossia, volendo trarre considerazioni più generali, l’indice di alfabetismo, oltre ad esprimere la diffusione all’interno di una collettività di competenze specifiche (la capacità di sapere leggere e scrivere), è valso da indicatore sensibile della tenuta sociale, economica, culturale di una comunità e ne ha specificato la qualità delle interazioni sociali in essa edificate (semplici anziché complesse, vis-à-vis piuttosto che a distanza, a tradizione orale piuttosto che a trasmissione scritta, e così via). Per converso, il processo di progressiva conquista dell’alfabeto – nel Sud d’Italia come altrove - è stato appreso come il segno indiretto, ma denso, di mutamenti sociali più estesi e più profondi dai quali è stato cagionato e che ha contribuito a sospingere. Sia, dunque, per il suo valore intrinseco, sia per il suo significato indiretto, ha senso ritornare a guardare a questo passaggio della storia meridionale per ripercorrerne le tappe evolutive; ma anche, sulla scorta di un questionario riattualizzato, di disegnarne le mappe delle varianze e delle dissimmetrie che hanno contrappuntato tale processo. È quanto si prova a sviluppare in questo saggio che ha come ambito di riferimento il Salento e che utilizza come fonte di informazione i censimenti della popolazione e i dati sull’alfabetismo lì contenuti.
Alfabetismo salentino in cifre. Esercizi di lettura
BASSO, Rosanna
2007-01-01
Abstract
Nella storia socio-culturale dell’Italia post-unitaria, le province meridionali hanno una connotazione molto chiara e netta. Seppure con difformità e dissimetrie interne, sono lande largamente analfabete. Nell’asseverare questo, gli osservatori di ieri (dai redattori delle inchieste parlamentari svolte tra Otto e Novecento agli intellettuali impegnati nella battaglia meridionalista) come gli studiosi di oggi (dagli storici della scuola, ai linguisti) ne hanno tratto argomento per mostrare una componente, e neanche tra le minori, di quel Mezzogiorno che fatica ad entrare nella modernità e a far proprie le opportunità di crescita economica e di sviluppo sociale che questo transito poteva consentire. Ossia, volendo trarre considerazioni più generali, l’indice di alfabetismo, oltre ad esprimere la diffusione all’interno di una collettività di competenze specifiche (la capacità di sapere leggere e scrivere), è valso da indicatore sensibile della tenuta sociale, economica, culturale di una comunità e ne ha specificato la qualità delle interazioni sociali in essa edificate (semplici anziché complesse, vis-à-vis piuttosto che a distanza, a tradizione orale piuttosto che a trasmissione scritta, e così via). Per converso, il processo di progressiva conquista dell’alfabeto – nel Sud d’Italia come altrove - è stato appreso come il segno indiretto, ma denso, di mutamenti sociali più estesi e più profondi dai quali è stato cagionato e che ha contribuito a sospingere. Sia, dunque, per il suo valore intrinseco, sia per il suo significato indiretto, ha senso ritornare a guardare a questo passaggio della storia meridionale per ripercorrerne le tappe evolutive; ma anche, sulla scorta di un questionario riattualizzato, di disegnarne le mappe delle varianze e delle dissimmetrie che hanno contrappuntato tale processo. È quanto si prova a sviluppare in questo saggio che ha come ambito di riferimento il Salento e che utilizza come fonte di informazione i censimenti della popolazione e i dati sull’alfabetismo lì contenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.