Tra i discorsi epidittici inclusi nell'Ars Rhetorica erroneamente attribuita a Dionigi di Alicarnasso, il Panegirico e il Protrettico, entrambi destinati ad occasioni di festività solenne, offrono spunti di rilevante interesse culturale e documentario. Il Panegirico, erede delle orazioni di illustre tradizione di Gorgia, Lisia, Isocrate, documenta la natura prevalentemente celebrativa dell'oratoria nell'età imperiale, che ha fatto anche il suo ingresso nel programma ufficiale dei giochi. Il Protrettico attesta l'esistenza di un'orazione inaugurale nelle manifestazioni agonistiche che dedica ampio spazio alle esortazioni da rivolgere agli atleti prima dell'inizio delle gare, perché mirino con ardimento alla vittoria e gareggino in maniera corretta. I due testi non sono estranei ai vivaci dibattiti culturali dell'epoca, come la critica dell'atletismo, la rivalità tra "agoni della mente" e "agoni del corpo", le diverse teorie sulla classificazione delle téchnai. Essi, inoltre, offrono un'importante esemplificazione delle metodiche d'insegnamento utilizzate nelle scuole di retorica, in quanto forniscono, per ciascuna orazione, uno schema compositivo che suggerisce, in successione, lo sviluppo di tópoi encomiastici adatti all'argomento e all'occasione.
Pseudo-Dionigi di Alicarnasso, I Discorsi per le feste e per i giochi (Ars Rhet. I e VII Us.-Rad.), edizione, traduzione e commento a cura di A. Manieri
MANIERI, ALESSANDRA
2005-01-01
Abstract
Tra i discorsi epidittici inclusi nell'Ars Rhetorica erroneamente attribuita a Dionigi di Alicarnasso, il Panegirico e il Protrettico, entrambi destinati ad occasioni di festività solenne, offrono spunti di rilevante interesse culturale e documentario. Il Panegirico, erede delle orazioni di illustre tradizione di Gorgia, Lisia, Isocrate, documenta la natura prevalentemente celebrativa dell'oratoria nell'età imperiale, che ha fatto anche il suo ingresso nel programma ufficiale dei giochi. Il Protrettico attesta l'esistenza di un'orazione inaugurale nelle manifestazioni agonistiche che dedica ampio spazio alle esortazioni da rivolgere agli atleti prima dell'inizio delle gare, perché mirino con ardimento alla vittoria e gareggino in maniera corretta. I due testi non sono estranei ai vivaci dibattiti culturali dell'epoca, come la critica dell'atletismo, la rivalità tra "agoni della mente" e "agoni del corpo", le diverse teorie sulla classificazione delle téchnai. Essi, inoltre, offrono un'importante esemplificazione delle metodiche d'insegnamento utilizzate nelle scuole di retorica, in quanto forniscono, per ciascuna orazione, uno schema compositivo che suggerisce, in successione, lo sviluppo di tópoi encomiastici adatti all'argomento e all'occasione.File | Dimensione | Formato | |
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