Amministrare gli insediamenti (1861-1970). Confini, funzioni, conflitti. Il caso della Terra d'Otranto

Questa ricerca nasce dal rinnovato interesse scientifico per la dimensione spaziale dei processi storici e dall’esigenza di rileggere la “contemporaneità” attraverso i processi complessi in cui si sono impiantate le strutture amministrative dello Stato-nazione con le sue articolazioni periferiche, si sono sviluppate le infrastrutture per consentire la mobilità sociale ed economica, si sono definiti, contrattati e ridefiniti i confini territoriali. Sulla base di numerose fonti qualitative e quantitative e attraverso uno studio di caso in un lungo arco temporale, l’A. analizza le dinamiche messe in moto dall’intervento dello Stato nei numerosi insediamenti salentini. La volontà statale, perseguita in regimi politici e forme istituzionali differenti, di aggregare, distaccare, promuovere, ridisegnare confini e appartenenze, al fine di razionalizzare e rendere efficienti gli enti locali, si scontra con le resistenze, le pressioni e le aspirazioni dei comuni e dei piccoli e piccolissimi centri e frazioni, che popolano le province italiane. In questo lavoro vengono analizzati i meccanismi decisionali sottesi alle variazioni territoriali imposte, temute o ottenute, la complessità delle relazioni tra spinte locali e decisioni centrali, questioni che la dimensione provinciale e l’ottica dell’insediamento aiutano a decifrare.