Il secolo XIX nella vita e nella cultura dei popoli, un’opera dal carattere gradevolmente divulgativo e pressoché sconosciuta anche agli specialisti, si presenta come un "affresco del secolo XIX" compiuto da quattro interessanti figure della seconda metà dell’Ottocento italiano (Anna Vertua Gentile, Mara Antelling, Silvio Zambaldi e Scipio Sighele), accomunate dall’intento di dar vita ad una sorta di guida educativa per la famiglia, in generale, e per gli adolescenti, in particolare. Negli interventi di Vertua Gentile e Antelling emerge, velatamente, la necessità di garantire alla donna un’autentica liberazione sul piano personale, che, riflettendosi sul piano sociale ed economico, oltre che politico-giuridico, possa consentire alla donna una maggiore autonomia nelle scelte personali. A Silvio Zambaldi si deve, attraverso la descrizione degli sport conosciuti al tempo una pertinente riflessione sulla loro valenza igienico-pedagogica; mentre Scipio Sighele delinea il carattere peculiare della scienza sociale, alla luce dell’evoluzione della stessa nel quadro del pensiero positivista e delle nuove acquisizioni nel campo statistico.
IL SECOLO XIX NELLA VITA E NELLA CULTURA DEI POPOLI
ARMENISE, Gabriella
2008-01-01
Abstract
Il secolo XIX nella vita e nella cultura dei popoli, un’opera dal carattere gradevolmente divulgativo e pressoché sconosciuta anche agli specialisti, si presenta come un "affresco del secolo XIX" compiuto da quattro interessanti figure della seconda metà dell’Ottocento italiano (Anna Vertua Gentile, Mara Antelling, Silvio Zambaldi e Scipio Sighele), accomunate dall’intento di dar vita ad una sorta di guida educativa per la famiglia, in generale, e per gli adolescenti, in particolare. Negli interventi di Vertua Gentile e Antelling emerge, velatamente, la necessità di garantire alla donna un’autentica liberazione sul piano personale, che, riflettendosi sul piano sociale ed economico, oltre che politico-giuridico, possa consentire alla donna una maggiore autonomia nelle scelte personali. A Silvio Zambaldi si deve, attraverso la descrizione degli sport conosciuti al tempo una pertinente riflessione sulla loro valenza igienico-pedagogica; mentre Scipio Sighele delinea il carattere peculiare della scienza sociale, alla luce dell’evoluzione della stessa nel quadro del pensiero positivista e delle nuove acquisizioni nel campo statistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.