Il viaggio è una ricerca d’identità: il viaggio è dunque la trascrizione spaziale del processo di ricerca della propria identità, eredita e trasferisce nel segno del movimento questa ricerca che si svilupperà nell’esistenzialismo come crisi del rapporto tra soggetto e realtà, come ricerca esistenziale. In questo lavoro si delinea la narrazione filosofica del viaggio, ogni viaggio è sempre una ricerca del sé, è sempre lo svolgersi di un vissuto, è un viaggio nella spazialità dell’ inconscio. Nella rappresentazione filmica, l’inconscio viene proiettato nella localizzazione di una immagine esterna. Come avviene ad esempio nel luogo della zona del film Stalker di Andrej Tarkovskij, in cui anche gli oggetti raffigurati tracciano l’indefinito viaggio dell’inconscio.
La paura: viaggio nell'infinito. Stalker di Andrej Tarkovshij
DE LEO, DANIELA
2008-01-01
Abstract
Il viaggio è una ricerca d’identità: il viaggio è dunque la trascrizione spaziale del processo di ricerca della propria identità, eredita e trasferisce nel segno del movimento questa ricerca che si svilupperà nell’esistenzialismo come crisi del rapporto tra soggetto e realtà, come ricerca esistenziale. In questo lavoro si delinea la narrazione filosofica del viaggio, ogni viaggio è sempre una ricerca del sé, è sempre lo svolgersi di un vissuto, è un viaggio nella spazialità dell’ inconscio. Nella rappresentazione filmica, l’inconscio viene proiettato nella localizzazione di una immagine esterna. Come avviene ad esempio nel luogo della zona del film Stalker di Andrej Tarkovskij, in cui anche gli oggetti raffigurati tracciano l’indefinito viaggio dell’inconscio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.