Durante le campagne di scavo 2000-2003 la Missione Archeologica Italiana si è impegnata nello scavo di differenti aree di scavo, di cui si è riconosciuta l’importanza per la conoscenza globale della storia di Hierapolis, come anche per favorire una più attenta e consapevole fruizione del sito. Lo scavo della plateia principale ha portato in luce il basolato stradale nel tratto tra la Porta Bizantina Nord e lo stenopos 5, permettendo di liberare l’area antistante il Ninfeo dei Tritoni, di cui si sta conducendo il restauro e lo studio della ricca decorazione architettonica. All’interno del Santuario di Apollo l’indagine ha messo in evidenza le tracce di un grande tempio ionico posto al centro dell’area, in cui si deve riconoscere il tempio di Apollo. L’edificio, realizzato sotto l’imperatore Tiberio, noto precedentemente solo dalle testimonianze numismatiche, ha reso necessario una ridefinizione degli aspetti funzionali e cronologici dell’intero complesso santuariale. Lungo l’itinerario di visita diretto al Martyrion di San Filippo, la ricerca topografica, seguita dallo scavo archeologico, ha permesso di identificare il percorso di età protobizantina (tardo IV – inizi V sec.) che, uscendo dalle mura teodosiane, si dirigeva sulla collina orientale attraverso una monumentale scalinata verso l’edificio martiriale.
Le attività della MAIER – Missione Archeologica Italiana a Hierapolis: 2000-2003
D'ANDRIA, Francesco
2007-01-01
Abstract
Durante le campagne di scavo 2000-2003 la Missione Archeologica Italiana si è impegnata nello scavo di differenti aree di scavo, di cui si è riconosciuta l’importanza per la conoscenza globale della storia di Hierapolis, come anche per favorire una più attenta e consapevole fruizione del sito. Lo scavo della plateia principale ha portato in luce il basolato stradale nel tratto tra la Porta Bizantina Nord e lo stenopos 5, permettendo di liberare l’area antistante il Ninfeo dei Tritoni, di cui si sta conducendo il restauro e lo studio della ricca decorazione architettonica. All’interno del Santuario di Apollo l’indagine ha messo in evidenza le tracce di un grande tempio ionico posto al centro dell’area, in cui si deve riconoscere il tempio di Apollo. L’edificio, realizzato sotto l’imperatore Tiberio, noto precedentemente solo dalle testimonianze numismatiche, ha reso necessario una ridefinizione degli aspetti funzionali e cronologici dell’intero complesso santuariale. Lungo l’itinerario di visita diretto al Martyrion di San Filippo, la ricerca topografica, seguita dallo scavo archeologico, ha permesso di identificare il percorso di età protobizantina (tardo IV – inizi V sec.) che, uscendo dalle mura teodosiane, si dirigeva sulla collina orientale attraverso una monumentale scalinata verso l’edificio martiriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.