Nel presente lavoro si è cercato di trattare la problematica inerente le modalità di contabilizzazione delle operazioni straordinarie a livello internazionale, così come delineato nell'ambito dell'International Financial Reporting Standard n. 3. In via preliminare, sono state approfondite le relazioni interaziendali che l’impresa sviluppa nel proprio ambiente di riferimento, interpretando il suo percorso di crescita nell’ambito della connaturata propensione verso la ricerca di migliori condizioni e profili di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale. In siffatto contesto dinamico ed in una realtà economica sempre più complessa e mutevole, la possibilità di definire momenti di espansione dimensionale ricorrendo a forme di integrazione e collaborazione con altre imprese, diviene una delle possibili vie strategiche da dover seguire. Nel prosieguo, si è posta maggiore attenzione sulle aggregazioni di tipo patrimoniale, ed in particolar modo sui gruppi, in quanto ritenuti espressivi di quelle circostanze atte a rappresentare situazioni di controllo tra imprese. Successivamente, ci si è soffermati sul modello di bilancio internazionale e sulle logiche valutative di fondo, che vedono quale riferimento concettuale di base il fair value. Si è cercato, altresì, di svolgere un parallelismo con le modalità di redazione dei conti nel contesto nazionale, dove, eccezion fatta per quei soggetti che adottano per obbligo o per facoltà il modello IAS/IFRS, il riferimento è al cosiddetto modello comunitario. Nella terza parte, infine, si è passati all’approfondimento dell’IFRS 3, il principio contabile internazionale che accoglie le modalità di contabilizzazione delle business combination, ovverosia di quelle operazioni di aggregazione dove un soggetto procede ad acquisire il controllo di altra entità. Al contrario di quanto succede nell’ambito domestico, ai fini dell’applicazione dello standard in questione non rileva la forma giuridica seguita nella definizione dell’operazione di acquisizione. Ancora, nello stesso il momento valutativo vede quale elemento fondamentale il prezzo reale ed il fair value, alla data di perfezionamento dell’accordo, delle attività e delle passività scambiate. Emerge, conseguentemente, un adeguato livello di coerenza dello specifico principio in questione, in relazione sia alla prevalenza della sostanza sulla forma, sia nel considerare la logica valutativa del fair value, che, si ribadisce, rappresenta una costante guida nell’ambito del modello internazionale di bilancio. In ultimo ed a conferma dell’attualità del dibattito sul tema, sono state passate in rassegna le novità contenute nella nuova formulazione dell’IFRS 3, che dovrebbe trovare concreta applicazione a partire dall’anno 2009.
Le aggregazioni aziendali, il controllo ed il principio contabile IFRS 3
CAPUTO, FABIO
2008-01-01
Abstract
Nel presente lavoro si è cercato di trattare la problematica inerente le modalità di contabilizzazione delle operazioni straordinarie a livello internazionale, così come delineato nell'ambito dell'International Financial Reporting Standard n. 3. In via preliminare, sono state approfondite le relazioni interaziendali che l’impresa sviluppa nel proprio ambiente di riferimento, interpretando il suo percorso di crescita nell’ambito della connaturata propensione verso la ricerca di migliori condizioni e profili di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale. In siffatto contesto dinamico ed in una realtà economica sempre più complessa e mutevole, la possibilità di definire momenti di espansione dimensionale ricorrendo a forme di integrazione e collaborazione con altre imprese, diviene una delle possibili vie strategiche da dover seguire. Nel prosieguo, si è posta maggiore attenzione sulle aggregazioni di tipo patrimoniale, ed in particolar modo sui gruppi, in quanto ritenuti espressivi di quelle circostanze atte a rappresentare situazioni di controllo tra imprese. Successivamente, ci si è soffermati sul modello di bilancio internazionale e sulle logiche valutative di fondo, che vedono quale riferimento concettuale di base il fair value. Si è cercato, altresì, di svolgere un parallelismo con le modalità di redazione dei conti nel contesto nazionale, dove, eccezion fatta per quei soggetti che adottano per obbligo o per facoltà il modello IAS/IFRS, il riferimento è al cosiddetto modello comunitario. Nella terza parte, infine, si è passati all’approfondimento dell’IFRS 3, il principio contabile internazionale che accoglie le modalità di contabilizzazione delle business combination, ovverosia di quelle operazioni di aggregazione dove un soggetto procede ad acquisire il controllo di altra entità. Al contrario di quanto succede nell’ambito domestico, ai fini dell’applicazione dello standard in questione non rileva la forma giuridica seguita nella definizione dell’operazione di acquisizione. Ancora, nello stesso il momento valutativo vede quale elemento fondamentale il prezzo reale ed il fair value, alla data di perfezionamento dell’accordo, delle attività e delle passività scambiate. Emerge, conseguentemente, un adeguato livello di coerenza dello specifico principio in questione, in relazione sia alla prevalenza della sostanza sulla forma, sia nel considerare la logica valutativa del fair value, che, si ribadisce, rappresenta una costante guida nell’ambito del modello internazionale di bilancio. In ultimo ed a conferma dell’attualità del dibattito sul tema, sono state passate in rassegna le novità contenute nella nuova formulazione dell’IFRS 3, che dovrebbe trovare concreta applicazione a partire dall’anno 2009.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.