All’interno delle aree oggetto del presente contratto, il CoNISMa ha tenuto conto della presenza di un elemento comune (le grotte marine) che figura anche nell’elenco di habitat di interesse comunitario ai fini della Direttiva Habitat (CODICE 8330). Le AMP oggetto di indagine sono di particolare interesse biogeografico: Capo Caccia – Isola Piana: istituita nel 2002, ubicata lungo il versante NW della Sardegna. Isole Pelagie: istituita nel 2002, a metà strada tra la Sicilia e l’Africa, è un crocevia di faune ad affinità atlantica e lessepsiana. Plemmirio: istituita nel 2004, sul versante SE della Sicilia. L’habitat di grotta, oltre ad essere di interesse comunitario, riveste anche un grande valore dal punto di vista del turismo. Tra le immersioni svolte nelle tre AMP, infatti, quelle in grotta sono particolarmente appetibili per la bellezza dei paesaggi sottomarini e per il senso di avventura che le immersioni in grotta offrono anche ai subacquei più esperti. La tipologia delle cavità sommerse, inoltre, comprende una gamma di situazioni che permette di modulare le frequentazioni a seconda della preparazione dei subacquei. Le grotte semisommerse, per esempio, sono di facilissimo accesso, mentre quelle a tunnel, completamente sommerse, con più camere e cunicoli, sono di difficile fruizione. Il MATTM ha pubblicato una corposa monografia sulle grotte marine (2003) e ha dedicato alle grotte un Quaderno Habitat (2002). In tali pubblicazioni, però, la descrizione delle cavità sottomarine presenti nelle tre AMP considerate è (quando presente) limitata alla descrizione topografica e mancano notizie approfondite sui popolamenti presenti nelle singole cavità. Ai fini della gestione di habitat così fragili, particolari, e di grande attrattiva turistica, è urgente fornire elementi conoscitivi che ne permettano una corretta gestione e fruizione.
Studio degli ambienti di grotte marine sommerse (CODICE HABITAT 8330) nelle aree marine protette di Pelagie, Plemmirio e Capo Caccia (Progetto Conisma finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio)
FRASCHETTI, Simonetta
2008-01-01
Abstract
All’interno delle aree oggetto del presente contratto, il CoNISMa ha tenuto conto della presenza di un elemento comune (le grotte marine) che figura anche nell’elenco di habitat di interesse comunitario ai fini della Direttiva Habitat (CODICE 8330). Le AMP oggetto di indagine sono di particolare interesse biogeografico: Capo Caccia – Isola Piana: istituita nel 2002, ubicata lungo il versante NW della Sardegna. Isole Pelagie: istituita nel 2002, a metà strada tra la Sicilia e l’Africa, è un crocevia di faune ad affinità atlantica e lessepsiana. Plemmirio: istituita nel 2004, sul versante SE della Sicilia. L’habitat di grotta, oltre ad essere di interesse comunitario, riveste anche un grande valore dal punto di vista del turismo. Tra le immersioni svolte nelle tre AMP, infatti, quelle in grotta sono particolarmente appetibili per la bellezza dei paesaggi sottomarini e per il senso di avventura che le immersioni in grotta offrono anche ai subacquei più esperti. La tipologia delle cavità sommerse, inoltre, comprende una gamma di situazioni che permette di modulare le frequentazioni a seconda della preparazione dei subacquei. Le grotte semisommerse, per esempio, sono di facilissimo accesso, mentre quelle a tunnel, completamente sommerse, con più camere e cunicoli, sono di difficile fruizione. Il MATTM ha pubblicato una corposa monografia sulle grotte marine (2003) e ha dedicato alle grotte un Quaderno Habitat (2002). In tali pubblicazioni, però, la descrizione delle cavità sottomarine presenti nelle tre AMP considerate è (quando presente) limitata alla descrizione topografica e mancano notizie approfondite sui popolamenti presenti nelle singole cavità. Ai fini della gestione di habitat così fragili, particolari, e di grande attrattiva turistica, è urgente fornire elementi conoscitivi che ne permettano una corretta gestione e fruizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.