E’ innegabile che l’esperienza artistica e la riflessione estetica si snodano tra i due poli della sensibilità (“aísthesis”) e della capacità di imprimere una forma al materiale empirico, che in questo modo acquista dimensione e spessore artistici. Nella polisemia dei significati (aspetto esteriore, formosità, bellezza; idea, forma), il termine greco “éidos” esprime un concetto cardine nel campo dell’estetica. Da Pareyson (Estetica: teoria della formatività) ad Adorno (Teoria estetica), la forma continua ad indicare il carattere tipico e il sigillo dell’operare artistico: essa «agisce come un magnete che ordina gli elementi dell’empiria in una maniera che li estranea e solo così essi possono diventare padroni dell’essenza extraestetica». Da questa specifica modalità di operare dipende, in definitiva, la possibilità dell’arte anche oggi.
Eidos
PELLEGRINO, Paolo Tommaso
2003-01-01
Abstract
E’ innegabile che l’esperienza artistica e la riflessione estetica si snodano tra i due poli della sensibilità (“aísthesis”) e della capacità di imprimere una forma al materiale empirico, che in questo modo acquista dimensione e spessore artistici. Nella polisemia dei significati (aspetto esteriore, formosità, bellezza; idea, forma), il termine greco “éidos” esprime un concetto cardine nel campo dell’estetica. Da Pareyson (Estetica: teoria della formatività) ad Adorno (Teoria estetica), la forma continua ad indicare il carattere tipico e il sigillo dell’operare artistico: essa «agisce come un magnete che ordina gli elementi dell’empiria in una maniera che li estranea e solo così essi possono diventare padroni dell’essenza extraestetica». Da questa specifica modalità di operare dipende, in definitiva, la possibilità dell’arte anche oggi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.