Nell'anno 2004 si è scavata un'area di circa 5000 mq nel Fondo Casino. L'area si trova nella zona centrale dell'antico insediamento messapico, a circa 100 metri a Sud-Ovest della zona della Cupa e a 50 metri a Sud della zona di Fondo Pero. Lo scavo è stato condotto principalmente in estensione, in modo da mettere in evidenza tutte le strutture presenti nell'area. L'interro, di circa 10-15 cm. di spessore, copre il livello di distruzione di una serie di edifici di cui restano in situ le fondazioni. Sono stati messi in luce quattro edifici di diversa planimetria e alcuni ambienti apparentemente slegati. Nell'area orientale dello scavo è stata messa in luce una strada tagliata nel banco roccioso, al cui interno è stato ancora scavato un grande canale per lo smaltimento delle acque piovane, coperto da enormi lastroni dello stesso calcare in cui la strada è inserita. Nell'area Sud Ovest è stato indagato in profondità uno degli edifici messi in luce. Si tratta di un edificio formato da un grande vano rettangolare allungato (10 x 4 m) disposto in direzione NW-SE a cui si affianca, con una disposizione a L, un vano di minori dimensioni a pianta quadrata (4 m di lato). Le fondazioni dell'edificio sono costruite in grandi blocchi di calcare locale, probabilmente cavati in un'area messa in luce accanto alla strada del lato orientale dell'area, di misura non eguale tra di loro. Immediatamente a Sud Ovest del vano quadrato è stata scavata un'area aperta legata all'abitazione, con una serie di grandi contenitori in ceramica ad impasto, per lo stoccaggio delle derrate, ancora conservati in situ quasi integri. La ceramica rinvenuta nei crolli data la distruzione dell'edificio ai primi decenni del V sec. a.C..
Cavallino (LE) - Campagna di scavo 2004
D'ANDRIA, Francesco
2004-01-01
Abstract
Nell'anno 2004 si è scavata un'area di circa 5000 mq nel Fondo Casino. L'area si trova nella zona centrale dell'antico insediamento messapico, a circa 100 metri a Sud-Ovest della zona della Cupa e a 50 metri a Sud della zona di Fondo Pero. Lo scavo è stato condotto principalmente in estensione, in modo da mettere in evidenza tutte le strutture presenti nell'area. L'interro, di circa 10-15 cm. di spessore, copre il livello di distruzione di una serie di edifici di cui restano in situ le fondazioni. Sono stati messi in luce quattro edifici di diversa planimetria e alcuni ambienti apparentemente slegati. Nell'area orientale dello scavo è stata messa in luce una strada tagliata nel banco roccioso, al cui interno è stato ancora scavato un grande canale per lo smaltimento delle acque piovane, coperto da enormi lastroni dello stesso calcare in cui la strada è inserita. Nell'area Sud Ovest è stato indagato in profondità uno degli edifici messi in luce. Si tratta di un edificio formato da un grande vano rettangolare allungato (10 x 4 m) disposto in direzione NW-SE a cui si affianca, con una disposizione a L, un vano di minori dimensioni a pianta quadrata (4 m di lato). Le fondazioni dell'edificio sono costruite in grandi blocchi di calcare locale, probabilmente cavati in un'area messa in luce accanto alla strada del lato orientale dell'area, di misura non eguale tra di loro. Immediatamente a Sud Ovest del vano quadrato è stata scavata un'area aperta legata all'abitazione, con una serie di grandi contenitori in ceramica ad impasto, per lo stoccaggio delle derrate, ancora conservati in situ quasi integri. La ceramica rinvenuta nei crolli data la distruzione dell'edificio ai primi decenni del V sec. a.C..I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.