La figura dell’interesse legittimo, al termine della sua traiettoria evolutiva, costituisce ormai sintesi di interessi pubblici e privati: le modalità della sua tutela giurisdizionale non possono essere il solo paradigma alla luce del quale riflettere sul suo contenuto sostanziale; al contrario, si deve partire dall'analisi del sotteso rapporto amministrativo per poi individuare la tecnica processuale più idonea ad assicurarne adeguata protezione, e sempre nel rispetto della ricordata peculiarità di questa situazione soggettiva. Le tesi contrarie alla pregiudizialità sembrano trascurare questo profilo, poiché – ritenendo affatto irrilevante il previo annullamento dell'atto – implicano un vuoto di tutela dell'interesse pubblico, cioè della componente pubblicistica dell'interesse legittimo.
Interessi e formanti giurisprudenziali: l'anti-Ranelletti?
PORTALURI, Pier Luigi
2008-01-01
Abstract
La figura dell’interesse legittimo, al termine della sua traiettoria evolutiva, costituisce ormai sintesi di interessi pubblici e privati: le modalità della sua tutela giurisdizionale non possono essere il solo paradigma alla luce del quale riflettere sul suo contenuto sostanziale; al contrario, si deve partire dall'analisi del sotteso rapporto amministrativo per poi individuare la tecnica processuale più idonea ad assicurarne adeguata protezione, e sempre nel rispetto della ricordata peculiarità di questa situazione soggettiva. Le tesi contrarie alla pregiudizialità sembrano trascurare questo profilo, poiché – ritenendo affatto irrilevante il previo annullamento dell'atto – implicano un vuoto di tutela dell'interesse pubblico, cioè della componente pubblicistica dell'interesse legittimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.