Con le elezioni del 13 e 14 aprile 2008 i comunisti vengono espulsi dal Pralmento italiano, un fatto che costringe la sinistra a ridiscutere la propria strategia in un ambiente politico complesso, dentro una logica di bipolarismo coatto che poco spazio lascia alle forze politiche non allineate. Il cartello dell'allora Sinistra-Arcobaleno - tentativo unitario delle forze a sinistra del Partito Democratico - subisce una disfatta elettorale. Il Partito della Rifondazione Comunista, che aveva scommesso su quell'ipotesi unitaria, deve così affrontare un dibattito sulla linea politica e sulla ridefinizione dei gruppi dirigenti. Il volume ripercorre le dinamiche di elaborazione della sconfitta attraverso un'osservazione sistematica dello scontro al vertice del Prc durante il suo VII congresso, considerando anche il deludente risultato della Lista comunista e anticapitalista alle elezioni europee del 2009. Con rigore scientifico e linguaggio scorrevole vengono esaminati la dialettica interna a i meccanismi di elaborazione strategica di una forza politica che rivendica una cultura di trasformazione dibattendosi tra tradizione e innovazione in un'epoca particolarmente critica per i partiti della sinistra radicale europea (con l'eccezione della Die Linke tedesca). Si analizzano infine le dinamiche di graduale allontanamento del Prc dal modello politico-organizzativo del partito di massa classico nella direzione di un nuovo modello riconducibile alla categoria di "partito sociale connettivo". L'analsi della discussione congressuale è tra l'altro operativizzata facendo uso di tecniche di analisi del contenuto computer assistite con cui si scandagliano gli interventi di dirigenti e militanti sul forum aperto sul quotidiano del partito.
La Rifondazione Comunista. Asimmetrie di potere e strategie politiche di un partito in movimento
DE NARDIS, FABIO
2009-01-01
Abstract
Con le elezioni del 13 e 14 aprile 2008 i comunisti vengono espulsi dal Pralmento italiano, un fatto che costringe la sinistra a ridiscutere la propria strategia in un ambiente politico complesso, dentro una logica di bipolarismo coatto che poco spazio lascia alle forze politiche non allineate. Il cartello dell'allora Sinistra-Arcobaleno - tentativo unitario delle forze a sinistra del Partito Democratico - subisce una disfatta elettorale. Il Partito della Rifondazione Comunista, che aveva scommesso su quell'ipotesi unitaria, deve così affrontare un dibattito sulla linea politica e sulla ridefinizione dei gruppi dirigenti. Il volume ripercorre le dinamiche di elaborazione della sconfitta attraverso un'osservazione sistematica dello scontro al vertice del Prc durante il suo VII congresso, considerando anche il deludente risultato della Lista comunista e anticapitalista alle elezioni europee del 2009. Con rigore scientifico e linguaggio scorrevole vengono esaminati la dialettica interna a i meccanismi di elaborazione strategica di una forza politica che rivendica una cultura di trasformazione dibattendosi tra tradizione e innovazione in un'epoca particolarmente critica per i partiti della sinistra radicale europea (con l'eccezione della Die Linke tedesca). Si analizzano infine le dinamiche di graduale allontanamento del Prc dal modello politico-organizzativo del partito di massa classico nella direzione di un nuovo modello riconducibile alla categoria di "partito sociale connettivo". L'analsi della discussione congressuale è tra l'altro operativizzata facendo uso di tecniche di analisi del contenuto computer assistite con cui si scandagliano gli interventi di dirigenti e militanti sul forum aperto sul quotidiano del partito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.