A mezzo secolo di distanza dalla comparsa sulla scena letteraria di This Sporting Life (1960) di David Storey, se ne ripropone la lettura nell'ottica di un doveroso recupero dell'opera quale vero e proprio classico del realismo inglese modero, opera dal linguaggio asciutto ed espressivo ingiustamente dimenticata e purtroppo in Italia surclassata dalla sua trasposizione cinematografica che reca il titolo “Io sono un Campione”. Da qui la presente risposta all'esigenza di rivalutare le peculiari qualità artistiche di uno scrittore che è riuscito con questo romanzo d'esordio a squarciare il velo sul grigiore dell'Inghilterra dei distretti minerari negli anni Cinquanta, mettendo a nudo la complessa vita sportiva ed insieme affettiva del protagonista, diventato sì un idolo del rugby, ma pur sempre alla mercé del suo beffardo destino di anti-eroe.
Leggere "Il Campione" cinquant'anni dopo
DIURISI, Maria
2009-01-01
Abstract
A mezzo secolo di distanza dalla comparsa sulla scena letteraria di This Sporting Life (1960) di David Storey, se ne ripropone la lettura nell'ottica di un doveroso recupero dell'opera quale vero e proprio classico del realismo inglese modero, opera dal linguaggio asciutto ed espressivo ingiustamente dimenticata e purtroppo in Italia surclassata dalla sua trasposizione cinematografica che reca il titolo “Io sono un Campione”. Da qui la presente risposta all'esigenza di rivalutare le peculiari qualità artistiche di uno scrittore che è riuscito con questo romanzo d'esordio a squarciare il velo sul grigiore dell'Inghilterra dei distretti minerari negli anni Cinquanta, mettendo a nudo la complessa vita sportiva ed insieme affettiva del protagonista, diventato sì un idolo del rugby, ma pur sempre alla mercé del suo beffardo destino di anti-eroe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.