A seguito dell’Intesa tra Stato, regioni ed enti locali del 1° aprile 2009 sul c.d. «piano casa», numerose regioni hanno approvato leggi che consentono, in via straordinaria e temporanea, condotte edilizie in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici locali, con particolare riguardo alla realizzazione di interventi di ampliamento o di demolizione e ricostruzione con ampliamento degli edifici esistenti. Tra esse, la Regione Puglia con la L.R. n. 14 del 30 luglio 2009, la cui esperienza viene assunta come paradigma per osservare il fenomeno normativo in fieri. Segnalate le criticità, rispetto al quadro costituzionale, del percorso che ha condotto al tumultuoso emergere delle leggi regionali sul «piano casa», si procede ad una comparazione tra queste ultime assumendo come chiavi di lettura tre profili distintivi: la straordinarietà, la condizionalità, l’effettività.
Straordinarietà, condizionalità ed effettività nelle recenti leggi regionali sul «piano casa»: l’esempio della Puglia
MONTEDURO, MASSIMO
2009-01-01
Abstract
A seguito dell’Intesa tra Stato, regioni ed enti locali del 1° aprile 2009 sul c.d. «piano casa», numerose regioni hanno approvato leggi che consentono, in via straordinaria e temporanea, condotte edilizie in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici locali, con particolare riguardo alla realizzazione di interventi di ampliamento o di demolizione e ricostruzione con ampliamento degli edifici esistenti. Tra esse, la Regione Puglia con la L.R. n. 14 del 30 luglio 2009, la cui esperienza viene assunta come paradigma per osservare il fenomeno normativo in fieri. Segnalate le criticità, rispetto al quadro costituzionale, del percorso che ha condotto al tumultuoso emergere delle leggi regionali sul «piano casa», si procede ad una comparazione tra queste ultime assumendo come chiavi di lettura tre profili distintivi: la straordinarietà, la condizionalità, l’effettività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.