Le letterature cosiddette postcoloniali, segnate sul nascere dall’esperienza della marginalizzazione e della sopraffazione, rappresentano un interessante e provocatorio modello di apertura dialogica, fondato sull’accoglienza e sulla valorizzazione dell’alterità. Di tale propensione al confronto, critico ma rispettoso, è espressione il dialogo istituito dagli scrittori postcoloniali con il canone della letteratura inglese, un’interrogazione dialettica la cui forma più palese è rappresentata dalla riscrittura dei classici, efficace strategia contro-discorsiva mirata alla decolonizzazione culturale. L’atto della riscrittura comporta una rilettura critica della tradizione letteraria del “centro” che ne contestualizza le espressioni creative e ne smaschera le ideologie, una rilettura intesa, pertanto, a contestare la visione pregiudiziale dell’Altro come de-scritto nelle narrative dell’Impero. In tale processo il canone della letteratura inglese e il suo stesso istituto sono stati sottoposti a una sostanziale revisione, che ha indotto a interrogarsi da una parte sull’esigenza di un allargamento dei confini del canone o, piuttosto, sulla possibilità di una sua dissoluzione, dall’altra sull’opportunità dell’eventuale configurazione di contro-canoni alternativi. La voce degli stessi scrittori, attraverso le opere prese in esame, ipotizza una possibile risposta nel superamento di barriere culturali e ideologiche che porti a riconoscimento e comprensione reciproca.
Le letterature in inglese e il canone
DOLCE, Maria Renata
2004-01-01
Abstract
Le letterature cosiddette postcoloniali, segnate sul nascere dall’esperienza della marginalizzazione e della sopraffazione, rappresentano un interessante e provocatorio modello di apertura dialogica, fondato sull’accoglienza e sulla valorizzazione dell’alterità. Di tale propensione al confronto, critico ma rispettoso, è espressione il dialogo istituito dagli scrittori postcoloniali con il canone della letteratura inglese, un’interrogazione dialettica la cui forma più palese è rappresentata dalla riscrittura dei classici, efficace strategia contro-discorsiva mirata alla decolonizzazione culturale. L’atto della riscrittura comporta una rilettura critica della tradizione letteraria del “centro” che ne contestualizza le espressioni creative e ne smaschera le ideologie, una rilettura intesa, pertanto, a contestare la visione pregiudiziale dell’Altro come de-scritto nelle narrative dell’Impero. In tale processo il canone della letteratura inglese e il suo stesso istituto sono stati sottoposti a una sostanziale revisione, che ha indotto a interrogarsi da una parte sull’esigenza di un allargamento dei confini del canone o, piuttosto, sulla possibilità di una sua dissoluzione, dall’altra sull’opportunità dell’eventuale configurazione di contro-canoni alternativi. La voce degli stessi scrittori, attraverso le opere prese in esame, ipotizza una possibile risposta nel superamento di barriere culturali e ideologiche che porti a riconoscimento e comprensione reciproca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.