L'uso di epigrafi ebraiche nell'arte rinascimentale è da tempo studiato. Nel caso della "Predica del Battista" di Giovanfrancesco Rustici (gruppo monumentale posto nel 1511 a decorazione della porta settentrionale del Battistero di Firenze) le iscrizioni ebraiche sui piedistalli delle tre statue bronzee - che rappresentano San Giovanni Battista, un sacerdote ebreo e un levita - sono però versioni del Vangelo di Giovanni eseguite dal greco (o dal latino) in ebraico. Il recente ritrovamento di due ulteriori iscrizioni sulla statua di San Giovanni rivela aspetti della cultura cristiana fiorentina del primo Cinquecento che risentono della diffusione degli studi ebraistici dell'epoca precedente e che possono rintracciarsi anche in altre produzioni artistiche coeve.
L'interesse per la cultura ebraica a Firenze tra 1480 e 1530
LELLI, Fabrizio
2010-01-01
Abstract
L'uso di epigrafi ebraiche nell'arte rinascimentale è da tempo studiato. Nel caso della "Predica del Battista" di Giovanfrancesco Rustici (gruppo monumentale posto nel 1511 a decorazione della porta settentrionale del Battistero di Firenze) le iscrizioni ebraiche sui piedistalli delle tre statue bronzee - che rappresentano San Giovanni Battista, un sacerdote ebreo e un levita - sono però versioni del Vangelo di Giovanni eseguite dal greco (o dal latino) in ebraico. Il recente ritrovamento di due ulteriori iscrizioni sulla statua di San Giovanni rivela aspetti della cultura cristiana fiorentina del primo Cinquecento che risentono della diffusione degli studi ebraistici dell'epoca precedente e che possono rintracciarsi anche in altre produzioni artistiche coeve.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.