Si presentano in forma preliminare i risultati dello studio della fauna del sito di Mersin-Yumuktepe. Lo studio dei resti animali provenienti dai livelli del Neolitico indica un’economia basata quasi esclusivamente sull’allevamento delle tre principali categorie di animali domestici (bovini, caprovini e suini), mentre lo sfruttamento delle specie selvatiche doveva rivestire un ruolo marginale. I caprovini costituiscono la maggioranza dei resti tra gli animali domestici. La discreta percentuale di resti di maiale riscontrata nei livelli del Neolitico antico di Yumuktepe risulta più alta di altri insediamenti coevi del Vicino Oriente; questo aspetto sarebbe indicatore dell’aspetto umido della regione e confermerebbe il carattere di stanzialità del sito fin dalle fasi più antiche di occupazione. Anche il recupero di resti di micromammiferi sembrerebbe convalidare il carattere di stabilità dell’insediamento neolitico. L’importanza economica dei caprovini si mantiene particolarmente alta nelle fasi successive, in particolare nei livelli del Calcolitico tardo e del Bronzo antico, mentre nella fase ittita antica si registra un discreto incremento dell’allevamento bovino. La selvaggina continua ad esercitare un ruolo marginale. In età bizantina l’allevamento di bovini caprovini e suini risulta più equilibrato, mentre la cacciagione ha acquistato maggiore importanza.
Gli Animali di Yumuktepe: l’Ambiente, la Caccia, l’Allevamento, il Lavoro
DE GROSSI MAZZORIN, Jacopo;MINNITI, CLAUDIA
2010-01-01
Abstract
Si presentano in forma preliminare i risultati dello studio della fauna del sito di Mersin-Yumuktepe. Lo studio dei resti animali provenienti dai livelli del Neolitico indica un’economia basata quasi esclusivamente sull’allevamento delle tre principali categorie di animali domestici (bovini, caprovini e suini), mentre lo sfruttamento delle specie selvatiche doveva rivestire un ruolo marginale. I caprovini costituiscono la maggioranza dei resti tra gli animali domestici. La discreta percentuale di resti di maiale riscontrata nei livelli del Neolitico antico di Yumuktepe risulta più alta di altri insediamenti coevi del Vicino Oriente; questo aspetto sarebbe indicatore dell’aspetto umido della regione e confermerebbe il carattere di stanzialità del sito fin dalle fasi più antiche di occupazione. Anche il recupero di resti di micromammiferi sembrerebbe convalidare il carattere di stabilità dell’insediamento neolitico. L’importanza economica dei caprovini si mantiene particolarmente alta nelle fasi successive, in particolare nei livelli del Calcolitico tardo e del Bronzo antico, mentre nella fase ittita antica si registra un discreto incremento dell’allevamento bovino. La selvaggina continua ad esercitare un ruolo marginale. In età bizantina l’allevamento di bovini caprovini e suini risulta più equilibrato, mentre la cacciagione ha acquistato maggiore importanza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.