Il saggio analizza il ruolo di promotore della cultura inglese in Italia svolto da Giacomo Castelvetro, la cui specifica carriera di traduttore ha ricevuto fino ad oggi scarsa attenzione critica. Se si considera l’esiguità delle traduzioni dall’inglese in italiano nel periodo rinascimentale, il corpus di testi manoscritti e stampati collegati a Castelvetro (traduzioni di testi di Elisabetta I, William Cecil Lord Burghley, Giacomo I) costituisce un dato significativo, poiché dimostra che l’attività traduttiva continuava a favorire l’interazione culturale tra l’Inghilterra e l’Italia, e chiarisce la portata della connessione Venezia-Londra nel primi anni del XVI secolo. I richiami biografici e contestuali, in particolare in relazione al movimento veneziano pro-Riforma, e i molteplici riferimenti al metalinguaggio traduttivo, che riecheggia quello dei traduttori della versione Autorizzata delle Bibbia, sono funzionali al chiarimento delle pressioni culturali e ideologiche che influenzano le traduzioni di Castelvetro. Queste non sono copie passive, derivative, ma mostrano il coinvolgimento attivo ed ideologicamente marcato del traduttore, che opera tramite strategie di finzionalizzazione per promuovere una materia fortemente culture-bound. Si considerano in particolare gli spostamenti di enfasi riguardanti il personaggio di Guy Fawkes. Le traduzioni mostrano essenzialmente una dualità di strategie che costituiscono la norma traduttiva del corpus di testi preso in considerazione, attenuazione/distanziazione e intensificazione dei contenuti narrati, rispondenti, sul piano macro-sistemico, al rapporto dell’Italia della Contro-Riforma con l’Inghilterra protestante.
Traduzioni ‘al contrario’: Giacomo Castelvetro, la polemica contemporanea e l’audience veneziana
DE RINALDIS, Maria Luisa
2010-01-01
Abstract
Il saggio analizza il ruolo di promotore della cultura inglese in Italia svolto da Giacomo Castelvetro, la cui specifica carriera di traduttore ha ricevuto fino ad oggi scarsa attenzione critica. Se si considera l’esiguità delle traduzioni dall’inglese in italiano nel periodo rinascimentale, il corpus di testi manoscritti e stampati collegati a Castelvetro (traduzioni di testi di Elisabetta I, William Cecil Lord Burghley, Giacomo I) costituisce un dato significativo, poiché dimostra che l’attività traduttiva continuava a favorire l’interazione culturale tra l’Inghilterra e l’Italia, e chiarisce la portata della connessione Venezia-Londra nel primi anni del XVI secolo. I richiami biografici e contestuali, in particolare in relazione al movimento veneziano pro-Riforma, e i molteplici riferimenti al metalinguaggio traduttivo, che riecheggia quello dei traduttori della versione Autorizzata delle Bibbia, sono funzionali al chiarimento delle pressioni culturali e ideologiche che influenzano le traduzioni di Castelvetro. Queste non sono copie passive, derivative, ma mostrano il coinvolgimento attivo ed ideologicamente marcato del traduttore, che opera tramite strategie di finzionalizzazione per promuovere una materia fortemente culture-bound. Si considerano in particolare gli spostamenti di enfasi riguardanti il personaggio di Guy Fawkes. Le traduzioni mostrano essenzialmente una dualità di strategie che costituiscono la norma traduttiva del corpus di testi preso in considerazione, attenuazione/distanziazione e intensificazione dei contenuti narrati, rispondenti, sul piano macro-sistemico, al rapporto dell’Italia della Contro-Riforma con l’Inghilterra protestante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.