I No Tav in Val di Susa, i No Ponte in Sicilia, i No Discarica a Chiaiano (Napoli), i No Dal Molin a Vicenza sono solo alcuni dei movimenti, sempre più presenti nelle cronache locali e nazionali, con cui si confrontano politici e comuni cittadini. Sono gruppi di facinorosi violenti o oscurantisti ed egoisti pronti a tutto per difendere il loro pezzo di terra a scapito del bene comune? Sono davvero contro il «progresso»? Questo volume propone una lettura nuova dei movimenti di protesta Nimby (acronimo dell’espressione inglese Not in my backyard, «Non nel mio giardino», con cui si indicano le opposizioni locali a opere sgradite) e ne mette in luce gli aspetti sia positivi sia negativi. Una imparziale e onesta analisi di un fenomeno socialmente pregnante, non liquidabile con un semplicistico giudizio pro o contro.
Non nel mio giardino? Perché è importante prendere sul serio i movimenti Nimby
MANNARINI, MINI
2012-01-01
Abstract
I No Tav in Val di Susa, i No Ponte in Sicilia, i No Discarica a Chiaiano (Napoli), i No Dal Molin a Vicenza sono solo alcuni dei movimenti, sempre più presenti nelle cronache locali e nazionali, con cui si confrontano politici e comuni cittadini. Sono gruppi di facinorosi violenti o oscurantisti ed egoisti pronti a tutto per difendere il loro pezzo di terra a scapito del bene comune? Sono davvero contro il «progresso»? Questo volume propone una lettura nuova dei movimenti di protesta Nimby (acronimo dell’espressione inglese Not in my backyard, «Non nel mio giardino», con cui si indicano le opposizioni locali a opere sgradite) e ne mette in luce gli aspetti sia positivi sia negativi. Una imparziale e onesta analisi di un fenomeno socialmente pregnante, non liquidabile con un semplicistico giudizio pro o contro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.