Nella Critica del Giudizio, Kant incentra il paradigma dell’estetica nella definizione secondo cui «è bello ciò che piace universalmente senza concetto» e «senza alcun interesse», dove sono rilevanti due caratteristiche: l’arte non è l’unica fonte di esperienze piacevoli, che si estendono anche a tutto l’universo del bello naturale (in cui rientra il paesaggio); la bellezza non è una proprietà delle cose, ma nell’occhio di chi guarda, ed esige come principale requisito la condivisione della percezione, cioè quel consenso che ritroveremo come essenziale anche nell’ambito del marketing. Volendo condensare in una definizione la trama dei concetti e dei principî che formano l’intelaiatura teorica del marketing, si potrebbe affermare che la gestione del marketing riguarda l’arte e la scienza di scegliere i mercati obiettivo e di conquistare, mantenere ed aumentare il numero dei clienti con la creazione, la presentazione e l’erogazione di un valore superiore per il cliente. La focalizzazione dell’interesse sul cliente ha consentito di sottoporre il marketing ad un reengineering radicale: dalla identificazione e valutazione dei bisogni, desideri e attese del consumatore, allo sviluppo del valore della marca, alla creazione di clienti fedeli nel lungo termine, sono tutti spunti che inducono a riconcettualizzare il marketing secondo un nuovo paradigma, che senza esitazioni può essere definito di chiara matrice estetica. Ma anche l’approfondimento delle problematiche connesse alla comunicazione – centrale, al pari del consenso, per la buona riuscita del marketing – consente la più efficace integrazione concettuale tra i due ambiti disciplinari. Il volume raccoglie gli atti del I Convegno nazionale su “Estetica e Marketing”, tenutosi a Lecce il 6 e 7 giugno 2008.
Estetica & Marketing
PELLEGRINO, Paolo Tommaso
2010-01-01
Abstract
Nella Critica del Giudizio, Kant incentra il paradigma dell’estetica nella definizione secondo cui «è bello ciò che piace universalmente senza concetto» e «senza alcun interesse», dove sono rilevanti due caratteristiche: l’arte non è l’unica fonte di esperienze piacevoli, che si estendono anche a tutto l’universo del bello naturale (in cui rientra il paesaggio); la bellezza non è una proprietà delle cose, ma nell’occhio di chi guarda, ed esige come principale requisito la condivisione della percezione, cioè quel consenso che ritroveremo come essenziale anche nell’ambito del marketing. Volendo condensare in una definizione la trama dei concetti e dei principî che formano l’intelaiatura teorica del marketing, si potrebbe affermare che la gestione del marketing riguarda l’arte e la scienza di scegliere i mercati obiettivo e di conquistare, mantenere ed aumentare il numero dei clienti con la creazione, la presentazione e l’erogazione di un valore superiore per il cliente. La focalizzazione dell’interesse sul cliente ha consentito di sottoporre il marketing ad un reengineering radicale: dalla identificazione e valutazione dei bisogni, desideri e attese del consumatore, allo sviluppo del valore della marca, alla creazione di clienti fedeli nel lungo termine, sono tutti spunti che inducono a riconcettualizzare il marketing secondo un nuovo paradigma, che senza esitazioni può essere definito di chiara matrice estetica. Ma anche l’approfondimento delle problematiche connesse alla comunicazione – centrale, al pari del consenso, per la buona riuscita del marketing – consente la più efficace integrazione concettuale tra i due ambiti disciplinari. Il volume raccoglie gli atti del I Convegno nazionale su “Estetica e Marketing”, tenutosi a Lecce il 6 e 7 giugno 2008.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.