Si esaminano congiuntamente AE 1999, 571a, Tac. ann. 12.64.1, Suet. Claud. 46.1, Dio 60.35.1 Boiss., proponendo una nuova datazione del SC Velleianum de obligationibus feminarum all'estate del 54 d.C., quindi almeno cinque anni dopo la lex Claudia in materia di tutela. È probabile quindi che una (se non la più importante) delle componenti che portarono alla deliberazione de obligationibus feminarum fosse il fine di salvaguardare l’integrità dei patrimonii dalle dissipazioni che le donne avrebbero potuto porre in essere, magari servendosi dell’auctoritas di un tutore compiacente. Nel senatoconsulto vi sarebbe dunque il comporsi di esigenze scaturenti dalla tradizione (e quindi esclusorie) ed esigenze scaturenti dall’innovazione (e quindi protettive) nei confronti delle donne.
Per una datazione del senatus consultum Velleianum
BUONGIORNO, PIERANGELO;
2005-01-01
Abstract
Si esaminano congiuntamente AE 1999, 571a, Tac. ann. 12.64.1, Suet. Claud. 46.1, Dio 60.35.1 Boiss., proponendo una nuova datazione del SC Velleianum de obligationibus feminarum all'estate del 54 d.C., quindi almeno cinque anni dopo la lex Claudia in materia di tutela. È probabile quindi che una (se non la più importante) delle componenti che portarono alla deliberazione de obligationibus feminarum fosse il fine di salvaguardare l’integrità dei patrimonii dalle dissipazioni che le donne avrebbero potuto porre in essere, magari servendosi dell’auctoritas di un tutore compiacente. Nel senatoconsulto vi sarebbe dunque il comporsi di esigenze scaturenti dalla tradizione (e quindi esclusorie) ed esigenze scaturenti dall’innovazione (e quindi protettive) nei confronti delle donne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.