La microcefalia è una patologia che si manifesta con una notevole riduzione della circonferenza cranica; essa può essere congenita o, più raramente, insorgere nei primi anni di vita dell’individuo, e porta comunemente a disordini neurologici e a deficit mentali. La sua comparsa viene solitamente attribuita ad anomalie genetiche (la cui incidenza può essere influenzata da condizioni di consanguineità) o a problemi della madre (alcolismo, infezioni, diabete, etc) che interferiscono con la normale crescita del cervello. Anche se casi di microcefalia sono stati documentati sporadicamente in popolazioni del passato (Brothwell e Powers, 1968; Dokládal e Horácková, 1994), la sua frequenza sembra essere stata notevolmente minore rispetto a quella che si osserva nelle popolazioni attuali (Aufderheide e Rodriguez-Martín, 1998), a meno che ciò non dipenda dai limiti intrinseci dei resti osteoarcheologici, la cui incompletezza e limitata consistenza numerica potrebbe comportare una sottostima della frequenza della patologia. Resta comunque il fatto che sono ancora molto scarse le conoscenze circa la ricorrenza, le tipologie e la eziopatogenesi della microcefalia nelle antiche popolazioni. Rivestono pertanto un certo interesse i due casi di microcefalia, datati al IV sec. a.C., rinvenuti a Roca Vecchia (Melendugno – Lecce) oggetto di questa comunicazione preliminare.
Due casi di microcefalia del IV sec. a.C. da Roca Vecchia (Melendugno - Lecce).
FABBRI, Pier Francesco;
2009-01-01
Abstract
La microcefalia è una patologia che si manifesta con una notevole riduzione della circonferenza cranica; essa può essere congenita o, più raramente, insorgere nei primi anni di vita dell’individuo, e porta comunemente a disordini neurologici e a deficit mentali. La sua comparsa viene solitamente attribuita ad anomalie genetiche (la cui incidenza può essere influenzata da condizioni di consanguineità) o a problemi della madre (alcolismo, infezioni, diabete, etc) che interferiscono con la normale crescita del cervello. Anche se casi di microcefalia sono stati documentati sporadicamente in popolazioni del passato (Brothwell e Powers, 1968; Dokládal e Horácková, 1994), la sua frequenza sembra essere stata notevolmente minore rispetto a quella che si osserva nelle popolazioni attuali (Aufderheide e Rodriguez-Martín, 1998), a meno che ciò non dipenda dai limiti intrinseci dei resti osteoarcheologici, la cui incompletezza e limitata consistenza numerica potrebbe comportare una sottostima della frequenza della patologia. Resta comunque il fatto che sono ancora molto scarse le conoscenze circa la ricorrenza, le tipologie e la eziopatogenesi della microcefalia nelle antiche popolazioni. Rivestono pertanto un certo interesse i due casi di microcefalia, datati al IV sec. a.C., rinvenuti a Roca Vecchia (Melendugno – Lecce) oggetto di questa comunicazione preliminare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.