Solo negli ultimi decenni è stata sottolineata l’importanza del pensiero di G.H. Mead, non solo sul piano psico-sociologico ma anche su quello filosofico. Lo studioso si propone di analizzare, in questa nuova prospettiva, le basi sociali dell’etica nonché la dialettica tra morale ed etica. Alla dimensione normativa e deontologica della morale risponde quella teleologica dell’etica. Il filosofo si ricollega ad Aristotele e prende le distanze da Kant per rivalutare la funzione dell’ “impulso” inteso come desiderio nel rapporto tra natura e libertà, per avviare un modello comunicativo capace di esprimere la struttura profonda del Sé. Mead studia il rapporto con l’altro attraverso il sé. Ciò gli consente di avviare una comunicazione che, fondandosi sulla volontà di essere l’altro, apre alla dimensione del dono.
Morale ed etica in G. H. Mead
BRUNO, Angelo Giuseppe
2010-01-01
Abstract
Solo negli ultimi decenni è stata sottolineata l’importanza del pensiero di G.H. Mead, non solo sul piano psico-sociologico ma anche su quello filosofico. Lo studioso si propone di analizzare, in questa nuova prospettiva, le basi sociali dell’etica nonché la dialettica tra morale ed etica. Alla dimensione normativa e deontologica della morale risponde quella teleologica dell’etica. Il filosofo si ricollega ad Aristotele e prende le distanze da Kant per rivalutare la funzione dell’ “impulso” inteso come desiderio nel rapporto tra natura e libertà, per avviare un modello comunicativo capace di esprimere la struttura profonda del Sé. Mead studia il rapporto con l’altro attraverso il sé. Ciò gli consente di avviare una comunicazione che, fondandosi sulla volontà di essere l’altro, apre alla dimensione del dono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.