L’insegnante può offrire condizioni e modalità di esercizio alla funzione di apprendimento (definendo/selezionando/organizzando le condizioni su cui il processo ermeneutico si realizza) ma non ne definisce gli esiti. Il cambiamento antropologico dell’utenza scolastica sollecita a considerare la funzione di insegnamento non più solo in chiave “istruttiva”, come azione didattica, ma anche volta a costruire, sviluppare e verificare le condizioni organizzative e di rapporto con l’utenza, necessarie per l’esercizio dell’azione didattica. In questo capitolo si constata il passaggio dal setting istituito al setting istituente: se il setting istituito implica/giustifica una logica di insegnamento che non prevede mediazioni/specificazioni sul cosa, come e perché, il setting istituente richiede una logica negoziale, che, assumendo la pluralità dei punti di vista in gioco, lascia spazio al loro riconoscimento. Lo sviluppo dell’efficacia della formazione scolastica non dipende, dunque, solo dalla qualità contenutistica dell’offerta formativa e dei metodi/strategie di insegnamento, ma soprattutto dalla qualità dell’implicazione/investimento che gli studenti riportano nei confronti della relazione educativa e del rapporto insegnamento/apprendimento. La possibilità di incrementare la qualità dell’implicazione degli studenti si sviluppa nella misura in cui gli studenti sperimentano il contesto scolastico come un contesto di attività aperto all’esplorazione, non solo in quanto dato, ma da costruire e quindi interpretabile, e interpretante. L’analisi dei dati rilevati attraverso l'attività di tirocinio formativo ha focalizzato la dinamica delle interazioni comunicative in classe, in esse si sono rilevati quegli indicatori di sviluppo traducibili in successive iniziative destinate ad attuarlo.
Report Progetto di tirocinio formativo: Effetti dell’Istituzione nella relazione comunicativa
DE LEO, DANIELA
2012-01-01
Abstract
L’insegnante può offrire condizioni e modalità di esercizio alla funzione di apprendimento (definendo/selezionando/organizzando le condizioni su cui il processo ermeneutico si realizza) ma non ne definisce gli esiti. Il cambiamento antropologico dell’utenza scolastica sollecita a considerare la funzione di insegnamento non più solo in chiave “istruttiva”, come azione didattica, ma anche volta a costruire, sviluppare e verificare le condizioni organizzative e di rapporto con l’utenza, necessarie per l’esercizio dell’azione didattica. In questo capitolo si constata il passaggio dal setting istituito al setting istituente: se il setting istituito implica/giustifica una logica di insegnamento che non prevede mediazioni/specificazioni sul cosa, come e perché, il setting istituente richiede una logica negoziale, che, assumendo la pluralità dei punti di vista in gioco, lascia spazio al loro riconoscimento. Lo sviluppo dell’efficacia della formazione scolastica non dipende, dunque, solo dalla qualità contenutistica dell’offerta formativa e dei metodi/strategie di insegnamento, ma soprattutto dalla qualità dell’implicazione/investimento che gli studenti riportano nei confronti della relazione educativa e del rapporto insegnamento/apprendimento. La possibilità di incrementare la qualità dell’implicazione degli studenti si sviluppa nella misura in cui gli studenti sperimentano il contesto scolastico come un contesto di attività aperto all’esplorazione, non solo in quanto dato, ma da costruire e quindi interpretabile, e interpretante. L’analisi dei dati rilevati attraverso l'attività di tirocinio formativo ha focalizzato la dinamica delle interazioni comunicative in classe, in esse si sono rilevati quegli indicatori di sviluppo traducibili in successive iniziative destinate ad attuarlo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.