I lavori della Missione sono stati finanziati da istituzioni italiane (Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero degli Esteri, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università del Salento-Lecce), dall’Associazione Amici di Hierapolis e da sponsor italiani (FOWA-Torino, Quarta Caffè-Lecce) e turchi (Fiat Koç Vakfı). Il rappresentante della Direzione Generale dei Monumenti e dei Musei di Turchia è stato Ziya Haliç del Museo di Malatya. Le attività di ricerca hanno interessato le aree ubicate lungo i percorsi predisposti per la visita della città antica: dalla Porta di Frontino nord al teatro, dalla Porta Bizantina sud al Santuario di Apollo ed infine dal Teatro al Martyrion di San Filippo. Area centrale: Santuario delle Sorgenti e Santuario di Apollo È proseguito lo scavo del teatro rituale del Santuario delle Sorgenti. L’area di indagine è stata ampliata e si è portata alla luce la facciata monumentale sottostante i gradini: una serie di semicolonne inquadra la grotta da cui ha origine la sorgente di acqua termale. Nell’area del Santuario di Apollo è proseguito lo scavo del theatron semicircolare; in collaborazione con il Valilik è stato avviato un progetto per il restauro dei sedili e la sistemazione dell’area per agevolarne la visita. Area meridionale: Plateia In collaborazione con il Valilik è stato avviato lo scavo dell’antica strada principale della città, partendo dall’area sud, maggiormente interessata dal flusso dei turisti. Il progetto prevede di collegare l’ingresso sud al centro della città, dove si trovano il teatro ed i santuari. I lavori sono particolarmente complessi per la presenza di un consistente strato di travertino che è necessario rimuovere per mezzo dei compressori. Collina di San Filippo La scoperta più significativa della campagna 2011 è avvenuta nell’area del Martyrion di S. Filippo, dove è stata portata alla luce una seconda chiesa a tre navate costruita in età proto bizantina intorno ad una tomba romana, oggetto di grande venerazione e riferita a S. Filippo. Si sono anche messe in luce, accanto alla tomba, una serie di vasche nelle quali i pellegrini si immergevano per ottenere la guarigione. Le scoperte sono state seguite dai media, in particolare turchi ed italiani ed hanno avuto un’eco a livello mondiale. Restauro I restauri si sono concentrati quest’anno nell’area centrale della città. Completato lo scavo della parte settentrionale del Portico di marmo, i blocchi del colonnato sono stati restaurati, con la rimozione delle concrezioni di calcare. Si è provveduto alla ricomposizione a terra della trabeazione all’interno del portico. Nel Portico delle Cisterne sono stati restaurati i grandi pilastri in travertino, di cui un esemplare è stato ricollocato sullo stilobate. Analisi scientifiche È continuato il programma di scavo della tomba romana 163d nella Necropoli nord e delle tombe romane e bizantine della Necropoli est. Lo scavo è affiancato da indagini antropologiche, che si inseriscono in un più vasto progetto di studio del popolamento antico della città, attuato anche con analisi del DNA. Per questo è stato eseguito un ampio programma di campionamento dei materiali osteologici individuati.

Ricerche Archeologiche a Hierapolis di Frigia - Turchia.

D'ANDRIA, Francesco
2011-01-01

Abstract

I lavori della Missione sono stati finanziati da istituzioni italiane (Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero degli Esteri, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università del Salento-Lecce), dall’Associazione Amici di Hierapolis e da sponsor italiani (FOWA-Torino, Quarta Caffè-Lecce) e turchi (Fiat Koç Vakfı). Il rappresentante della Direzione Generale dei Monumenti e dei Musei di Turchia è stato Ziya Haliç del Museo di Malatya. Le attività di ricerca hanno interessato le aree ubicate lungo i percorsi predisposti per la visita della città antica: dalla Porta di Frontino nord al teatro, dalla Porta Bizantina sud al Santuario di Apollo ed infine dal Teatro al Martyrion di San Filippo. Area centrale: Santuario delle Sorgenti e Santuario di Apollo È proseguito lo scavo del teatro rituale del Santuario delle Sorgenti. L’area di indagine è stata ampliata e si è portata alla luce la facciata monumentale sottostante i gradini: una serie di semicolonne inquadra la grotta da cui ha origine la sorgente di acqua termale. Nell’area del Santuario di Apollo è proseguito lo scavo del theatron semicircolare; in collaborazione con il Valilik è stato avviato un progetto per il restauro dei sedili e la sistemazione dell’area per agevolarne la visita. Area meridionale: Plateia In collaborazione con il Valilik è stato avviato lo scavo dell’antica strada principale della città, partendo dall’area sud, maggiormente interessata dal flusso dei turisti. Il progetto prevede di collegare l’ingresso sud al centro della città, dove si trovano il teatro ed i santuari. I lavori sono particolarmente complessi per la presenza di un consistente strato di travertino che è necessario rimuovere per mezzo dei compressori. Collina di San Filippo La scoperta più significativa della campagna 2011 è avvenuta nell’area del Martyrion di S. Filippo, dove è stata portata alla luce una seconda chiesa a tre navate costruita in età proto bizantina intorno ad una tomba romana, oggetto di grande venerazione e riferita a S. Filippo. Si sono anche messe in luce, accanto alla tomba, una serie di vasche nelle quali i pellegrini si immergevano per ottenere la guarigione. Le scoperte sono state seguite dai media, in particolare turchi ed italiani ed hanno avuto un’eco a livello mondiale. Restauro I restauri si sono concentrati quest’anno nell’area centrale della città. Completato lo scavo della parte settentrionale del Portico di marmo, i blocchi del colonnato sono stati restaurati, con la rimozione delle concrezioni di calcare. Si è provveduto alla ricomposizione a terra della trabeazione all’interno del portico. Nel Portico delle Cisterne sono stati restaurati i grandi pilastri in travertino, di cui un esemplare è stato ricollocato sullo stilobate. Analisi scientifiche È continuato il programma di scavo della tomba romana 163d nella Necropoli nord e delle tombe romane e bizantine della Necropoli est. Lo scavo è affiancato da indagini antropologiche, che si inseriscono in un più vasto progetto di studio del popolamento antico della città, attuato anche con analisi del DNA. Per questo è stato eseguito un ampio programma di campionamento dei materiali osteologici individuati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/367302
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