L'esposizione è incentrata su un rinvenimento eccezionale effettuato a Supersano (LE) dal Prof. Arthur e dalla sua équipe durante la campagna di scavo del 2007, condotta anche grazie al contributo finanziario del Comune di Supersano. Qui è stato indagato un pozzo per attingere acqua, con all'interno un deposito di materiali organici, databili al VII-VIII secolo e perfettamente conservati: semi, porzioni di frutto e manufatti lignei, oltre a materiali ceramici. Il pozzo è in un'area occupata in età bizantina da un villaggio scoperto nel 1999. La mostra presenterà la vita quotidiana nel villaggio e le attività produttive della comunità ivi inseditata. Quindi farà conoscere da vicino il contesto del pozzo e i materiali rinvenuti all'interno di esso, il cui studio ha reso possibile la ricostruzione dell'ambiente e del paesaggio intorno all'antico Bosco di Belvedere. L'eccezionale rinvenimento di vinaccioli non combusti ha consentito lo studio del DNA di questi resti vegetali. Le analisi condotte presso l'Istituto "Ancient DNA" di Copenhagen hanno permesso di risalire alla varietà del vitigno coltivato a Supersano nel Medioevo. La ricerca per la prima volta ha chiarito le modalità di produzione del vino nel Salento durante l'età bizantina.
La storia nel pozzo: ambiente ed economia di un villaggio bizantino in Terra d'Otranto
ARTHUR, Paul Raymond;FIORENTINO, Girolamo
2011-01-01
Abstract
L'esposizione è incentrata su un rinvenimento eccezionale effettuato a Supersano (LE) dal Prof. Arthur e dalla sua équipe durante la campagna di scavo del 2007, condotta anche grazie al contributo finanziario del Comune di Supersano. Qui è stato indagato un pozzo per attingere acqua, con all'interno un deposito di materiali organici, databili al VII-VIII secolo e perfettamente conservati: semi, porzioni di frutto e manufatti lignei, oltre a materiali ceramici. Il pozzo è in un'area occupata in età bizantina da un villaggio scoperto nel 1999. La mostra presenterà la vita quotidiana nel villaggio e le attività produttive della comunità ivi inseditata. Quindi farà conoscere da vicino il contesto del pozzo e i materiali rinvenuti all'interno di esso, il cui studio ha reso possibile la ricostruzione dell'ambiente e del paesaggio intorno all'antico Bosco di Belvedere. L'eccezionale rinvenimento di vinaccioli non combusti ha consentito lo studio del DNA di questi resti vegetali. Le analisi condotte presso l'Istituto "Ancient DNA" di Copenhagen hanno permesso di risalire alla varietà del vitigno coltivato a Supersano nel Medioevo. La ricerca per la prima volta ha chiarito le modalità di produzione del vino nel Salento durante l'età bizantina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.