L'autore prende in esame un'importante opera inedita di Avraham De Balmes, filosofo e medico nato a Lecce intorno al 1460, attivo tra Napoli e il Veneto fino alla morte avvenuta intorno al 1523. Si tratta di un breve opuscolo cabbalistico, un'indagine sui misteri della decade divina, l'albero sefirotico, interpretata però secondo un'ottica speculativa abbastanza inusuale per i cabbalisti ebrei medievali e che può essere contestualizzata nelle tendenze scolastiche della società giudaica e cristiana dell'Italia meridionale e veneta tardo-umanistica. Si prende in esame in particolar modo il problema della terminologia delle "radici", per le quali si ipotizzano confronti nella tradizione speculativa ebraica spagnola di ascendenza islamica.
Cabbalà e aristotelismo in Italia tra XV e XVI secolo: le "radici" nell'Iggèret ha-‘aśiryà (Lettera della decade) di Avraham ben Me’ir de Balmes
LELLI, Fabrizio
2008-01-01
Abstract
L'autore prende in esame un'importante opera inedita di Avraham De Balmes, filosofo e medico nato a Lecce intorno al 1460, attivo tra Napoli e il Veneto fino alla morte avvenuta intorno al 1523. Si tratta di un breve opuscolo cabbalistico, un'indagine sui misteri della decade divina, l'albero sefirotico, interpretata però secondo un'ottica speculativa abbastanza inusuale per i cabbalisti ebrei medievali e che può essere contestualizzata nelle tendenze scolastiche della società giudaica e cristiana dell'Italia meridionale e veneta tardo-umanistica. Si prende in esame in particolar modo il problema della terminologia delle "radici", per le quali si ipotizzano confronti nella tradizione speculativa ebraica spagnola di ascendenza islamica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
