Lo studio introduce un approccio cognitivo-esperienziale al discorso metafisico (Lakoff e Johnson 1999; Guido 2005) inteso come fondamentalmente bimodale, controfattuale e, come tale, testualizzato secondo gli schemi di ‘verità condizionale’ della Semantica dei Mondi Possibili nella Logica Modale (Allen 1989; Pietrovski 1993; Stalnaker 1994). L’obiettivo è dimostrare come la struttura testuale (nel caso specifico in lingua inglese) di questo tipo di discorso speculativo costruito sul ‘falso sillogismo’ induce nella mente dei lettori una ‘sospensione dell’incredulità’ e la conseguente attivazione di processi cognitivi che permettono una visualizzazione delle costruzioni epistemiche di mondi possibili (Hintikka 1967, 1989) come se fossero vere e proprie immagini mentali dislocate da qualsiasi riferimento a situazioni del mondo reale. Tali immagini, a loro volta, agiscono come stimoli deontici che inducono i lettori ad ‘abitare’ i mondi possibili rappresentati dal discorso metafisico (Stalnaker 2001) e ad esplorarli attraverso una varietà di generi e registri ad esso correlati (dal discorso filosofico argomentativo alla poesia Imagista fino all’arte visiva Metafisica e Surrealista ed alla musica sinfonica modernista) che hanno in sé la potenzialità di incoraggiare diverse interpretazioni e riformulazioni creative da parte degli stessi lettori (cf. Kress and van Leeuwen 1990; O’Toole 1994), come emerge dai casi di studio che costituiscono oggetto di analisi.
Processi di rappresentazione visiva nell’interpretazione del Discorso Metafisico in lingua inglese: un approccio Cognitivo-Esperienziale alla Semantica dei Mondi Possibili
GUIDO, Maria Grazia
2014-01-01
Abstract
Lo studio introduce un approccio cognitivo-esperienziale al discorso metafisico (Lakoff e Johnson 1999; Guido 2005) inteso come fondamentalmente bimodale, controfattuale e, come tale, testualizzato secondo gli schemi di ‘verità condizionale’ della Semantica dei Mondi Possibili nella Logica Modale (Allen 1989; Pietrovski 1993; Stalnaker 1994). L’obiettivo è dimostrare come la struttura testuale (nel caso specifico in lingua inglese) di questo tipo di discorso speculativo costruito sul ‘falso sillogismo’ induce nella mente dei lettori una ‘sospensione dell’incredulità’ e la conseguente attivazione di processi cognitivi che permettono una visualizzazione delle costruzioni epistemiche di mondi possibili (Hintikka 1967, 1989) come se fossero vere e proprie immagini mentali dislocate da qualsiasi riferimento a situazioni del mondo reale. Tali immagini, a loro volta, agiscono come stimoli deontici che inducono i lettori ad ‘abitare’ i mondi possibili rappresentati dal discorso metafisico (Stalnaker 2001) e ad esplorarli attraverso una varietà di generi e registri ad esso correlati (dal discorso filosofico argomentativo alla poesia Imagista fino all’arte visiva Metafisica e Surrealista ed alla musica sinfonica modernista) che hanno in sé la potenzialità di incoraggiare diverse interpretazioni e riformulazioni creative da parte degli stessi lettori (cf. Kress and van Leeuwen 1990; O’Toole 1994), come emerge dai casi di studio che costituiscono oggetto di analisi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.