Gli errori di natura progettuale ed esecutiva, che possono causare gravi insufficienze stati-che anche su strutture di recente costruzione, richiedono spesso interventi poco invasivi, risolutivi e durevoli al tempo stesso, visto l’elevato costo di dismissione e ricollocazione delle sovrastrutture. Quando le insufficienze statiche riguardano non solo requisiti di resi-stenza, bensì anche un recupero di rigidezza degli elementi inflessi, il problema richiede una particolare valutazione al fine di recuperare e salvaguardare i requisiti di stato limite di esercizio della costruzione. Nel caso in questione sarà descritto l’intervento di recupero e rinforzo strutturale attuato su un campo di impalcato di ca. 180 m2 posto al piano terra di un edificio a telaio in C.A. adibito a civili abitazioni, realizzato nel 2006, che sin dai primi anni di vita aveva manifestato dissesti statici nel solaio e fessurazioni nelle sovrastrutture, a causa di insufficienza nelle armature metalliche poste in opera. Il lavoro presentato riporta le fasi dello studio effettuato in sede progettuale, per il dimensionamento dei rinforzi, e in sede applicativa per l’attuazione degli stessi che è avvenuta dopo controllati sollevamenti dell'impalcato, al fine di conferire maggiore rigidezza al nuovo sistema strutturale. Sono riportati i risultati sperimentali relativi alle procedure di rinforzo e di controllo in fase di nuovo collaudo della struttura. L’esito raggiunto alla luce della problematica affrontata mostra come le tecniche innovative, ove opportunamente utilizzate, possano essere di notevole aiuto per il progettista in tutte quelle situazioni di rinforzo e riparazione locale così come riconosciute ai sensi di legge nel § 8.4.3 del D.M. 14/01/2008.
Rinforzo attivo mediante CFRP di solai nuovi a travetti in c.a.p. soggetti ad insufficienza statica
MICELLI, Francesco;CANDIDO, LEANDRO;CASCARDI, ALESSIO;AIELLO, Maria Antonietta
2015-01-01
Abstract
Gli errori di natura progettuale ed esecutiva, che possono causare gravi insufficienze stati-che anche su strutture di recente costruzione, richiedono spesso interventi poco invasivi, risolutivi e durevoli al tempo stesso, visto l’elevato costo di dismissione e ricollocazione delle sovrastrutture. Quando le insufficienze statiche riguardano non solo requisiti di resi-stenza, bensì anche un recupero di rigidezza degli elementi inflessi, il problema richiede una particolare valutazione al fine di recuperare e salvaguardare i requisiti di stato limite di esercizio della costruzione. Nel caso in questione sarà descritto l’intervento di recupero e rinforzo strutturale attuato su un campo di impalcato di ca. 180 m2 posto al piano terra di un edificio a telaio in C.A. adibito a civili abitazioni, realizzato nel 2006, che sin dai primi anni di vita aveva manifestato dissesti statici nel solaio e fessurazioni nelle sovrastrutture, a causa di insufficienza nelle armature metalliche poste in opera. Il lavoro presentato riporta le fasi dello studio effettuato in sede progettuale, per il dimensionamento dei rinforzi, e in sede applicativa per l’attuazione degli stessi che è avvenuta dopo controllati sollevamenti dell'impalcato, al fine di conferire maggiore rigidezza al nuovo sistema strutturale. Sono riportati i risultati sperimentali relativi alle procedure di rinforzo e di controllo in fase di nuovo collaudo della struttura. L’esito raggiunto alla luce della problematica affrontata mostra come le tecniche innovative, ove opportunamente utilizzate, possano essere di notevole aiuto per il progettista in tutte quelle situazioni di rinforzo e riparazione locale così come riconosciute ai sensi di legge nel § 8.4.3 del D.M. 14/01/2008.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
