Tra i rivestimenti anticorrosivi innovativi per parti calde di turbine a gas, i più interessanti dal punto di vista economico sono i CoNiCrAlY, depositati sia con tecnica HVOF (High Velocity Oxygen Fuel) che Laser Cladding. Lo scopo principale di questo studio è valutare e confrontare il comportamento a shock termico di rivestimenti di CoNiCrAlY con differente rinforzo (es: Al 2 O3 , zirconia-titania-yttria e TaC in forma e percentuali differenti), depositati per HVOF e Laser Cladding su campioni di superlega di Nichel. La resistenza a shock termico è stata valutata effettuando una tempra in acqua (25°C) dei campioni a partire da una temperatura di 1000°C. Le superfici di rinforzo e la sezione trasversale dei campioni sono state analizzate mediante microscopia ottica (OM) ed elettronica a scansione (SEM), prima e dopo il ciclaggio termico. Le proprietà meccaniche dei campioni sono state misurate sulla sezione trasversale dei rivestimenti mediante prove di micro-durezza. Sulla base delle analisi realizzate la resistenza a shock termico dei rivestimenti HVOF è risultata inferiore a quella dei rivestimenti Laser Cladding, i quali presentano però valori di durezza nettamente più bassi. I cicli termici danno origine alla formazione di cricche e delaminazione/distacco del rivestimento. In tutti i casi le cricche iniziali hanno origine dal bordo del campione.
Caratterizzazione della resistenza a ciclaggio termico di rivestimenti a base CoCrAlTaY su superlega di nichel
G. Renna;LEO, PAOLA;
2015-01-01
Abstract
Tra i rivestimenti anticorrosivi innovativi per parti calde di turbine a gas, i più interessanti dal punto di vista economico sono i CoNiCrAlY, depositati sia con tecnica HVOF (High Velocity Oxygen Fuel) che Laser Cladding. Lo scopo principale di questo studio è valutare e confrontare il comportamento a shock termico di rivestimenti di CoNiCrAlY con differente rinforzo (es: Al 2 O3 , zirconia-titania-yttria e TaC in forma e percentuali differenti), depositati per HVOF e Laser Cladding su campioni di superlega di Nichel. La resistenza a shock termico è stata valutata effettuando una tempra in acqua (25°C) dei campioni a partire da una temperatura di 1000°C. Le superfici di rinforzo e la sezione trasversale dei campioni sono state analizzate mediante microscopia ottica (OM) ed elettronica a scansione (SEM), prima e dopo il ciclaggio termico. Le proprietà meccaniche dei campioni sono state misurate sulla sezione trasversale dei rivestimenti mediante prove di micro-durezza. Sulla base delle analisi realizzate la resistenza a shock termico dei rivestimenti HVOF è risultata inferiore a quella dei rivestimenti Laser Cladding, i quali presentano però valori di durezza nettamente più bassi. I cicli termici danno origine alla formazione di cricche e delaminazione/distacco del rivestimento. In tutti i casi le cricche iniziali hanno origine dal bordo del campione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.