Il XIV volume di SIRIS contiene gli atti di un convegno tenutosi a Policoro il 12 luglio 2013 con il sostegno del Comune e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata. I contributi raccolti nel volume gravitano intorno a una serie di temi che hanno dominato la discussione negli ultimi anni. Da un lato, si segnalano le nuove prospettive che si aprono grazie all’analisi minuta di determinate classi di oggetti riguardo il dibattito su Siris-Polieion. I contributi di Stéphane Verger e Carlo Rescigno forniscono aggiornamenti sul problema della relazione tra fonti scritte e documentazione archeologica, un problema che ha giocato un ruolo centrale sin dall’importante Convegno del 1984, confluito nel volume Siris-Polieion. Fonti letterarie e nuova documentazione archeologica a cura di Antonio De Siena e Marcello Tagliente (Galatina 1986). Un altro gruppo di contributi focalizza l’attenzione sulla questione della fondazione di Herakleia e delle relazioni tra città-madre e colonia. Mentre Antonietta Dell’Aglio fornisce un aggiornamento sullo sviluppo di Taranto quale città-madre di Herakleia nel V e IV sec. a.C., Massimo Osanna indaga la formazione del pantheon coloniale, esponendo la complessità dei processi e confutando ricostruzioni meccaniche che vedono nei culti di una colonia solo la duplicazione di quelli della madrepatria. A questi contributi si aggancia quello di Roberta Belli Pasqua, che si occupa della cultura visiva e in particolare della scultura marmorea sul Golfo di Taranto. Seguono i contributi di Mariafrancesca Lanza, Giuseppina S. Crupi e Maria Domenica Pasquino sulla necropoli meridionale di Herakleia dove, sin dagli anni ‘50 del secolo scorso, più di 1.400 tombe, la maggior parte delle quali risulta inedita, sono state portate alla luce. L’ampliamento del dossier da parte delle Autrici è dunque estremamente utile non solo a livello di singoli contesti, ma anche ai fini della lettura complessiva dell’organizzazione spaziale della necropoli in cluster e nuclei, che rappresenta una novità. Un ulteriore focus della ricerca degli ultimi anni può essere individuato nello studio della cultura ellenistica a Herakleia e nel suo entroterra, settore nel quale i lavori di Liliana Giardino sono stati fondamentali. Da un lato, il presente volume approfondisce alcuni problemi di base quali la cronologia della ceramica di III secolo (Liliana Giardino e Teresa Oda Calvaruso), la datazione e la funzione dei pesi da telaio discoidali (Francesco Meo) e l’interpretazione dei dati ottenuti durante il survey archeologico nel territorio (Gabriel Zuchtriegel). Al tempo stesso, i contributi fanno intuire quanto profonde siano state le trasformazioni sociali ed economiche che hanno investito le comunità stanziate sulla Costa Ionica tra IV e III sec. a.C. A partire dalla metà del IV secolo circa emergono qui i tratti di quello che si è soliti chiamare ‘cultura ellenistica’, spesso in forme molto simili al Mediterraneo orientale benché sotto condizioni politiche completamente diverse – un fatto che dovrebbe far riflettere sul ruolo assegnato dalla storiografia tradizionale a singoli eventi e determinati personaggi per lo sviluppo del fenomeno ellenistico. Oltre ai contributi legati in maniera stretta a Policoro, si è ritenuto opportuno coinvolgere anche colleghe e colleghi che stanno svolgendo ricerche nel vicino entroterra. Così il presente volume contiene anche contributi su Sant’Arcangelo nella valle dell’Agri (Salvatore Bianco, Josipa Mandić e Cesare Vita), nonché su Chiaromonte nella valle del Sinni (Valentino Vitale), laddove il primo caso aiuta a percepire il contesto insediativo più ampio e i contatti tra costa e aree interne tra l’età del Ferro e l’età ellenistica, mentre il secondo illustra il fenomeno notorio che vede, a partire dall’alto medioevo, lo spostamento delle realtà propulsive dalla costa verso l’entroterra.

Siris, Herakleia, Polychoron: città e campagna tra antichità e medioevo. Atti della giornata di studi (Policoro, 12 luglio 2013)

MEO, FRANCESCO;
2014-01-01

Abstract

Il XIV volume di SIRIS contiene gli atti di un convegno tenutosi a Policoro il 12 luglio 2013 con il sostegno del Comune e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata. I contributi raccolti nel volume gravitano intorno a una serie di temi che hanno dominato la discussione negli ultimi anni. Da un lato, si segnalano le nuove prospettive che si aprono grazie all’analisi minuta di determinate classi di oggetti riguardo il dibattito su Siris-Polieion. I contributi di Stéphane Verger e Carlo Rescigno forniscono aggiornamenti sul problema della relazione tra fonti scritte e documentazione archeologica, un problema che ha giocato un ruolo centrale sin dall’importante Convegno del 1984, confluito nel volume Siris-Polieion. Fonti letterarie e nuova documentazione archeologica a cura di Antonio De Siena e Marcello Tagliente (Galatina 1986). Un altro gruppo di contributi focalizza l’attenzione sulla questione della fondazione di Herakleia e delle relazioni tra città-madre e colonia. Mentre Antonietta Dell’Aglio fornisce un aggiornamento sullo sviluppo di Taranto quale città-madre di Herakleia nel V e IV sec. a.C., Massimo Osanna indaga la formazione del pantheon coloniale, esponendo la complessità dei processi e confutando ricostruzioni meccaniche che vedono nei culti di una colonia solo la duplicazione di quelli della madrepatria. A questi contributi si aggancia quello di Roberta Belli Pasqua, che si occupa della cultura visiva e in particolare della scultura marmorea sul Golfo di Taranto. Seguono i contributi di Mariafrancesca Lanza, Giuseppina S. Crupi e Maria Domenica Pasquino sulla necropoli meridionale di Herakleia dove, sin dagli anni ‘50 del secolo scorso, più di 1.400 tombe, la maggior parte delle quali risulta inedita, sono state portate alla luce. L’ampliamento del dossier da parte delle Autrici è dunque estremamente utile non solo a livello di singoli contesti, ma anche ai fini della lettura complessiva dell’organizzazione spaziale della necropoli in cluster e nuclei, che rappresenta una novità. Un ulteriore focus della ricerca degli ultimi anni può essere individuato nello studio della cultura ellenistica a Herakleia e nel suo entroterra, settore nel quale i lavori di Liliana Giardino sono stati fondamentali. Da un lato, il presente volume approfondisce alcuni problemi di base quali la cronologia della ceramica di III secolo (Liliana Giardino e Teresa Oda Calvaruso), la datazione e la funzione dei pesi da telaio discoidali (Francesco Meo) e l’interpretazione dei dati ottenuti durante il survey archeologico nel territorio (Gabriel Zuchtriegel). Al tempo stesso, i contributi fanno intuire quanto profonde siano state le trasformazioni sociali ed economiche che hanno investito le comunità stanziate sulla Costa Ionica tra IV e III sec. a.C. A partire dalla metà del IV secolo circa emergono qui i tratti di quello che si è soliti chiamare ‘cultura ellenistica’, spesso in forme molto simili al Mediterraneo orientale benché sotto condizioni politiche completamente diverse – un fatto che dovrebbe far riflettere sul ruolo assegnato dalla storiografia tradizionale a singoli eventi e determinati personaggi per lo sviluppo del fenomeno ellenistico. Oltre ai contributi legati in maniera stretta a Policoro, si è ritenuto opportuno coinvolgere anche colleghe e colleghi che stanno svolgendo ricerche nel vicino entroterra. Così il presente volume contiene anche contributi su Sant’Arcangelo nella valle dell’Agri (Salvatore Bianco, Josipa Mandić e Cesare Vita), nonché su Chiaromonte nella valle del Sinni (Valentino Vitale), laddove il primo caso aiuta a percepire il contesto insediativo più ampio e i contatti tra costa e aree interne tra l’età del Ferro e l’età ellenistica, mentre il secondo illustra il fenomeno notorio che vede, a partire dall’alto medioevo, lo spostamento delle realtà propulsive dalla costa verso l’entroterra.
2014
978-88-7228-762-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/405862
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