Dal 18 al 29 luglio e dal 05 al 30 settembre 2016 è stata condotta la prima campagna di scavo archeologico in località Palombara, un’area ubicata nel settore orientale dell’abitato messapico di Muro Leccese. Più in particolare, l’indagine archeologica è stata concentrata in due aree: un ambiente (denominato ambiente 1) messo in luce da scavi della Soprintendenza peri i Beni Archeologici della Puglia nella prima metà degli anni ’90; una porzione di quella che Pasquale Maggiulli ha considerato, agli inizi del ‘900, come cinta muraria interna. Lungo il muro perimetrale Nord dell’ambiente 1 è stato realizzato un saggio nel battuto pavimentale in tufina pressata. La rimozione del battuto ha consentito di datare l’impianto della struttura: il rinvenimento di materiale cronologicamente inquadrabile tra gli inizi dell’VIII ed il pieno IV secolo a.C. consente infatti di proporre un inquadramento cronologico tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C., contestuale al probabile impianto delle mura. Nel corso dello scavo è stato anche rinvenuto quello che è, al momento, il più antico frammento di ceramica di importazione, uno skyphos corinzio (prima metà VIII secolo a.C.). Lo scavo della c.d. ‘cinta muraria interna’ ha consentito di mettere in luce più fasi nel corso delle quali la struttura si è formata. La fase più recente corrisponde a un muretto a secco che copre i resti di una struttura più antica, larga 3 metri. Una parte dell’elevato di quest’ultima, prima di essere coperta da un nuovo muro, è crollato verso Sud. La rimozione del crollo e dei resti della stessa struttura muraria ha messo in luce il paramento sud costituito da blocchi sicuramente pertinenti a strutture messapiche ma di riutilizzo; tra essi vi è anche un rocchio di colonna. Al di sotto del muro è stata poi rinvenuta una sepoltura infantile con copertura a coppo, tipica dell’età medievale. Tale rinvenimento risulta significativo per la sua datazione, certamente non anteriore ad età medievale. Poco chiare, tuttavia, le motivazioni della costruzione di una struttura che pare comunque avere, date le dimensioni, un carattere difensivo. Non si può escludere che essa sia connessa con la nascita del vicino Borgo Terra. Oltre alla sepoltura, la rimozione del muro sta consentendo la messa in luce di ambienti precedenti, verosimilmente messapici per tecnica costruttiva ed orientamento in relazione alle strutture già emerse.
Muro Leccese Archaeological Project
MEO, FRANCESCO
2016-01-01
Abstract
Dal 18 al 29 luglio e dal 05 al 30 settembre 2016 è stata condotta la prima campagna di scavo archeologico in località Palombara, un’area ubicata nel settore orientale dell’abitato messapico di Muro Leccese. Più in particolare, l’indagine archeologica è stata concentrata in due aree: un ambiente (denominato ambiente 1) messo in luce da scavi della Soprintendenza peri i Beni Archeologici della Puglia nella prima metà degli anni ’90; una porzione di quella che Pasquale Maggiulli ha considerato, agli inizi del ‘900, come cinta muraria interna. Lungo il muro perimetrale Nord dell’ambiente 1 è stato realizzato un saggio nel battuto pavimentale in tufina pressata. La rimozione del battuto ha consentito di datare l’impianto della struttura: il rinvenimento di materiale cronologicamente inquadrabile tra gli inizi dell’VIII ed il pieno IV secolo a.C. consente infatti di proporre un inquadramento cronologico tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C., contestuale al probabile impianto delle mura. Nel corso dello scavo è stato anche rinvenuto quello che è, al momento, il più antico frammento di ceramica di importazione, uno skyphos corinzio (prima metà VIII secolo a.C.). Lo scavo della c.d. ‘cinta muraria interna’ ha consentito di mettere in luce più fasi nel corso delle quali la struttura si è formata. La fase più recente corrisponde a un muretto a secco che copre i resti di una struttura più antica, larga 3 metri. Una parte dell’elevato di quest’ultima, prima di essere coperta da un nuovo muro, è crollato verso Sud. La rimozione del crollo e dei resti della stessa struttura muraria ha messo in luce il paramento sud costituito da blocchi sicuramente pertinenti a strutture messapiche ma di riutilizzo; tra essi vi è anche un rocchio di colonna. Al di sotto del muro è stata poi rinvenuta una sepoltura infantile con copertura a coppo, tipica dell’età medievale. Tale rinvenimento risulta significativo per la sua datazione, certamente non anteriore ad età medievale. Poco chiare, tuttavia, le motivazioni della costruzione di una struttura che pare comunque avere, date le dimensioni, un carattere difensivo. Non si può escludere che essa sia connessa con la nascita del vicino Borgo Terra. Oltre alla sepoltura, la rimozione del muro sta consentendo la messa in luce di ambienti precedenti, verosimilmente messapici per tecnica costruttiva ed orientamento in relazione alle strutture già emerse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.