L’autore, in commento alla sentenza, affronta dapprima il tema della ricorrenza di un negozio in frode alla legge con riguardo alle cc.dd. clausole di salvaguardia destinate nel settore bancario a ricondurre il tasso usurario nei limiti della soglia di legge e di poi la nullità di siffatte pattuizioni per violazione (diretta) di norme imperative. Tratta poi degli effetti della nuova disciplina della CMS per il periodo antecedente all’entrata in vigore dell’art. 2 bis della L. 28 gennaio 2009, n. 2, inserito in sede di conversione del D.L. 29 novembre 2008, n. 185.
Clausola di salvaguardia, commissione di massimo scoperto e divieto delle usure
FARINA, Vincenzo
2016-01-01
Abstract
L’autore, in commento alla sentenza, affronta dapprima il tema della ricorrenza di un negozio in frode alla legge con riguardo alle cc.dd. clausole di salvaguardia destinate nel settore bancario a ricondurre il tasso usurario nei limiti della soglia di legge e di poi la nullità di siffatte pattuizioni per violazione (diretta) di norme imperative. Tratta poi degli effetti della nuova disciplina della CMS per il periodo antecedente all’entrata in vigore dell’art. 2 bis della L. 28 gennaio 2009, n. 2, inserito in sede di conversione del D.L. 29 novembre 2008, n. 185.File in questo prodotto:
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