Un’immagine, talvolta, è capace di dire più di molte parole. Tuttavia, risalire al senso di una immagine può essere più complicato del previsto, come dimostra The Ambassadors, il dipinto in copertina, realizzato nel 1533 da Hans Holbein il Giovane. Di quali fattori, dunque, occorre tener conto quando si guarda una immagine? Quanto possiamo effettivamente fidarci di ciò che vediamo? In che modo le immagini rinviano ai valori, ovvero ciò che è unico e significativo nella nostra vita? Nella prospettiva dischiusa da questi interrogativi, viene delineandosi l’etica delle immagini, una riflessione morale sul senso stesso del vedere in cui, secondo un approccio interdisciplinare, sono interpellati diversi saperi ed esperienze visive. In tal modo, l’etica diventa testimone fedele di un modo di guardare il mondo, attento a cogliere il darsi dell’evento, oltre ogni logica reificante.
Etica delle immagini
SCARAFILE, Giovanni
2016-01-01
Abstract
Un’immagine, talvolta, è capace di dire più di molte parole. Tuttavia, risalire al senso di una immagine può essere più complicato del previsto, come dimostra The Ambassadors, il dipinto in copertina, realizzato nel 1533 da Hans Holbein il Giovane. Di quali fattori, dunque, occorre tener conto quando si guarda una immagine? Quanto possiamo effettivamente fidarci di ciò che vediamo? In che modo le immagini rinviano ai valori, ovvero ciò che è unico e significativo nella nostra vita? Nella prospettiva dischiusa da questi interrogativi, viene delineandosi l’etica delle immagini, una riflessione morale sul senso stesso del vedere in cui, secondo un approccio interdisciplinare, sono interpellati diversi saperi ed esperienze visive. In tal modo, l’etica diventa testimone fedele di un modo di guardare il mondo, attento a cogliere il darsi dell’evento, oltre ogni logica reificante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.