In questo lavoro sono stati caratterizzati giunti di testa tra la lega AA5754 e la lega Ti-6Al-4V ottenuti mediante saldatura a fascio laser. La microstruttura e le difettosità dei giunti sono state analizzate al variare dei parametri di processo. I campioni sono stati processati focalizzando il fascio laser sulla lega di Titanio sia a 0.75mm che a 1mm di distanza dall’interfaccia con la lega di Alluminio (distanza di offset). L’energia di linea (rapporto tra la potenza laser e la velocità di avanzamento) è stata variata su tre livelli (30.0 J/mm, 36 J/mm e 72 J/mm). Tutti i giunti analizzati hanno esibito completa penetrazione del keyhole. Per ciascuna distanza di offset, la zona di fusione (ZF) della lega di Titanio si estende fino all’interfaccia con la lega di Alluminio determinandone a sua volta la fusione. Le ZF delle due leghe sono chiaramente distinguibili come pure le rispettive zone termicamente alterate (ZTA). La microstruttura della ZF della lega di Ti è prevalentemente martensitica mentre quella della ZTA è solo parzialmente martensitica. Come conseguenza la durezza del giunto è massima nella ZF della lega di Ti e decresce gradualmente dalla linea di fusione verso il materiale base. L’interfaccia tra le ZF è caratterizzata da un sottile strato di composti intermetallici (IMC) di differente stechiometria.
Microstruttura e difettosità in giunti laser AA5754/Ti-6Al-4V
LEO, PAOLA;D'OSTUNI, SONIA;PERULLI, PATRIZIA
2016-01-01
Abstract
In questo lavoro sono stati caratterizzati giunti di testa tra la lega AA5754 e la lega Ti-6Al-4V ottenuti mediante saldatura a fascio laser. La microstruttura e le difettosità dei giunti sono state analizzate al variare dei parametri di processo. I campioni sono stati processati focalizzando il fascio laser sulla lega di Titanio sia a 0.75mm che a 1mm di distanza dall’interfaccia con la lega di Alluminio (distanza di offset). L’energia di linea (rapporto tra la potenza laser e la velocità di avanzamento) è stata variata su tre livelli (30.0 J/mm, 36 J/mm e 72 J/mm). Tutti i giunti analizzati hanno esibito completa penetrazione del keyhole. Per ciascuna distanza di offset, la zona di fusione (ZF) della lega di Titanio si estende fino all’interfaccia con la lega di Alluminio determinandone a sua volta la fusione. Le ZF delle due leghe sono chiaramente distinguibili come pure le rispettive zone termicamente alterate (ZTA). La microstruttura della ZF della lega di Ti è prevalentemente martensitica mentre quella della ZTA è solo parzialmente martensitica. Come conseguenza la durezza del giunto è massima nella ZF della lega di Ti e decresce gradualmente dalla linea di fusione verso il materiale base. L’interfaccia tra le ZF è caratterizzata da un sottile strato di composti intermetallici (IMC) di differente stechiometria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.