Il testo presenta il cuscino serico che accompagnava una dei reliquiari più antichi e prestigiosi del tesoro del Sancta Sanctorum. Il pezzo, recuperato a inizio Novecento, fu ritrovato all'interno della teca cruciforme che Pasquale I fece realizzare per ricoverarvi una croce gemmata che il Liber Pontificalis riporta al tempo di papa Sergio I. La scheda presenta una nuova ipotesi di lettura sul motivo originale della stoffa e sulla sua possibile cronologia. Il cuscino appartiene a un corpus di tessuti serici di straordinario valore liturgico e storiografico. Buona parte delle ricerche sull'origine e la diffusione delle stoffe preziose presenti nei tesori ecclesiastici del medioevo europeo scaturirono dal recupero di questo importante stock di tessuti. La mostra che ha offerto il pretesto per un riesame dell'opera raccoglie alcuni dei più antichi paramenti liturgici che siano conservati nell'Occidente latino. L'esposizione prevede due sedi: i Musei Vaticani e il Musée d'Art sacré du Gard. L'occasione espositiva che ha dato luogo a una nuova ricognizione autoptica e al restauro del manufatto, ha permesso di riaprire anche la riflessione storica sull'origine e la data degli altri tessuti serici documentati a Roma a partire dall'VIII secolo.
28. Cuscino cruciforme della croce gemmata
SPECIALE, Lucinia;
2017-01-01
Abstract
Il testo presenta il cuscino serico che accompagnava una dei reliquiari più antichi e prestigiosi del tesoro del Sancta Sanctorum. Il pezzo, recuperato a inizio Novecento, fu ritrovato all'interno della teca cruciforme che Pasquale I fece realizzare per ricoverarvi una croce gemmata che il Liber Pontificalis riporta al tempo di papa Sergio I. La scheda presenta una nuova ipotesi di lettura sul motivo originale della stoffa e sulla sua possibile cronologia. Il cuscino appartiene a un corpus di tessuti serici di straordinario valore liturgico e storiografico. Buona parte delle ricerche sull'origine e la diffusione delle stoffe preziose presenti nei tesori ecclesiastici del medioevo europeo scaturirono dal recupero di questo importante stock di tessuti. La mostra che ha offerto il pretesto per un riesame dell'opera raccoglie alcuni dei più antichi paramenti liturgici che siano conservati nell'Occidente latino. L'esposizione prevede due sedi: i Musei Vaticani e il Musée d'Art sacré du Gard. L'occasione espositiva che ha dato luogo a una nuova ricognizione autoptica e al restauro del manufatto, ha permesso di riaprire anche la riflessione storica sull'origine e la data degli altri tessuti serici documentati a Roma a partire dall'VIII secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.