Il saggio ricostruisce le ultime tappe della complicata genesi testuale della prima edizione della Gaia Scienza. In particolare il contributo è dedicato alle decisioni finali prese da Nietzsche nell’ultima fase della correzione delle bozze. Una lettura genetica, che presta attenzione a tali decisioni finali, porta alla luce qualcosa come un ultimo strato della prima edizione e mostra come l’autore tenti sino all’ultimo di ‘calibrare’ la direzione generale dell’opera. Il primo paragrafo del presente saggio, presenta le basi testuali dell’analisi: mentre il manoscritto a stampa della prima edizione è andato perduto, a Weimar sono invece conservate le bozze, in parte in più copie e con correzioni non solo di Nietzsche. Tali bozze, non pubblicate nell’edizione critica (il volume 14 della Kritische Studienausgabe ne tiene conto solo in parte), e il lavoro ad esse, protrattosi per oltre un mese, vengono studiate nel presente saggio. Come mostra il secondo paragrafo, uno dei compiti delle ultime modifiche apportate dall’autore è chiarire la differenza tra l’attuale posizione di Nietzsche e quella delle sue prime opere, esplicitando il suo giudizio ormai critico nei confronti di Schopenhauer e Wagner. Il compito delle nuove conclusioni del secondo e del terzo ‘libro’ della Gaia Scienza, alle quali sono dedicati rispettivamente il terzo e il quarto paragrafo del saggio, è però un altro: marcare come la Gaia Scienza concluda un ciclo, una fase del pensiero e della vita dell’autore, dalla quale quest’ultimo ormai si accinge a prendere congedo, cosa che fa appunto aggiungendo e/o sostituendo alcuni passaggi in punti nevralgici del libro. L’analisi mostra come nelle settimane, nelle quali con l’aiuto di Heinrich Köselitz dà gli ultimi ritocchi allo scritto, Nietzsche intenda condurre al suo estremo limite, ma senza andare veramente oltre, quella che chiama la sua ‚Freigeisterei‘, la fase dello spirito libero inaugurata da Umano, troppo umano.
„Unsere letzte Dankbarkeit gegen die Kunst“. Die Druckbogen der Fröhlichen Wissenschaft und Nietzsches Abschied von seiner 'Freigeisterei'
Brusotti, Marco
2016-01-01
Abstract
Il saggio ricostruisce le ultime tappe della complicata genesi testuale della prima edizione della Gaia Scienza. In particolare il contributo è dedicato alle decisioni finali prese da Nietzsche nell’ultima fase della correzione delle bozze. Una lettura genetica, che presta attenzione a tali decisioni finali, porta alla luce qualcosa come un ultimo strato della prima edizione e mostra come l’autore tenti sino all’ultimo di ‘calibrare’ la direzione generale dell’opera. Il primo paragrafo del presente saggio, presenta le basi testuali dell’analisi: mentre il manoscritto a stampa della prima edizione è andato perduto, a Weimar sono invece conservate le bozze, in parte in più copie e con correzioni non solo di Nietzsche. Tali bozze, non pubblicate nell’edizione critica (il volume 14 della Kritische Studienausgabe ne tiene conto solo in parte), e il lavoro ad esse, protrattosi per oltre un mese, vengono studiate nel presente saggio. Come mostra il secondo paragrafo, uno dei compiti delle ultime modifiche apportate dall’autore è chiarire la differenza tra l’attuale posizione di Nietzsche e quella delle sue prime opere, esplicitando il suo giudizio ormai critico nei confronti di Schopenhauer e Wagner. Il compito delle nuove conclusioni del secondo e del terzo ‘libro’ della Gaia Scienza, alle quali sono dedicati rispettivamente il terzo e il quarto paragrafo del saggio, è però un altro: marcare come la Gaia Scienza concluda un ciclo, una fase del pensiero e della vita dell’autore, dalla quale quest’ultimo ormai si accinge a prendere congedo, cosa che fa appunto aggiungendo e/o sostituendo alcuni passaggi in punti nevralgici del libro. L’analisi mostra come nelle settimane, nelle quali con l’aiuto di Heinrich Köselitz dà gli ultimi ritocchi allo scritto, Nietzsche intenda condurre al suo estremo limite, ma senza andare veramente oltre, quella che chiama la sua ‚Freigeisterei‘, la fase dello spirito libero inaugurata da Umano, troppo umano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.