lo studio delle relazioni fra uomo ed ambiente è fondamentale per la comprensione delle dinamiche culturali e sociali, soprattutto nelle comunità che adottano per la prima volta un’economia di tipo agricolo o agro-pastorale. l’obiettivo principale di questo lavoro è quello di valutare i caratteri e le dinamiche dell’interazione uomo-ambiente in un periodo compreso tra il 6.200 ed il 3.700 bC nella regione pugliese, sulla base delle evidenze paleoclimatiche, paleoambientali e paleoagricole. seguendo un approccio multidisciplinare si è cercato di confrontare il dato del popolamento antropico, fornito dalle evidenze archeologiche, con i dati paleoambientali e paleoclimatici disponibili grazie ad alcune sequenze naturali off-shore e off-site. Questi dati sono stati di seguito confrontati con i resti archeobotanici (carboni e semi) provenienti da 35 insediamenti compresi tra vii e iv millennio. tale approccio ha messo in evidenza possibili processi di trasformazione delle comunità neolitiche in relazione ad oscillazioni di alcuni parametri quali temperature e precipitazioni che potrebbero aver influito in misura differente sulle modalità di interazione tra uomo e ambiente, sia in termini di dinamiche insediative sia in relazione a specifiche scelte agronomiche.
Cambiamenti climatici ed interazioni uomo-ambiente in Puglia durante il Neolitico
Girolamo Fiorentino
;Milena Primavera;Cosimo D’oronzo;
2017-01-01
Abstract
lo studio delle relazioni fra uomo ed ambiente è fondamentale per la comprensione delle dinamiche culturali e sociali, soprattutto nelle comunità che adottano per la prima volta un’economia di tipo agricolo o agro-pastorale. l’obiettivo principale di questo lavoro è quello di valutare i caratteri e le dinamiche dell’interazione uomo-ambiente in un periodo compreso tra il 6.200 ed il 3.700 bC nella regione pugliese, sulla base delle evidenze paleoclimatiche, paleoambientali e paleoagricole. seguendo un approccio multidisciplinare si è cercato di confrontare il dato del popolamento antropico, fornito dalle evidenze archeologiche, con i dati paleoambientali e paleoclimatici disponibili grazie ad alcune sequenze naturali off-shore e off-site. Questi dati sono stati di seguito confrontati con i resti archeobotanici (carboni e semi) provenienti da 35 insediamenti compresi tra vii e iv millennio. tale approccio ha messo in evidenza possibili processi di trasformazione delle comunità neolitiche in relazione ad oscillazioni di alcuni parametri quali temperature e precipitazioni che potrebbero aver influito in misura differente sulle modalità di interazione tra uomo e ambiente, sia in termini di dinamiche insediative sia in relazione a specifiche scelte agronomiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.