A partire dal dibattito sulle professioni, si mettono a confronto due mestieri dei mass media: il giornalista, più tradizionale, protetto da un ordine professionale, ancora prevalentemente “maschile” e il programmista regista, tipico della radio e della televisione, prevalentemente “femminile”. Ampliando e aggiornando i risultati di una ricerca quali-quantitativa da noi svolta presso la radiofonia pubblica, si evidenzia una costante crescita del precariato per entrambe le professioni. Emerge inoltre una attenuazione delle differenze di genere nella carriera, ma per le donne (soprattutto per quelle più giovani) la precarietà del mercato del lavoro ha generato una “doppia presenza impossibile” e il “tetto di cristallo” è sempre difficile da sfondare.
Mestieri a confronto nei media: il giornalista e la programmista-regista
Fasano A.
;
2008-01-01
Abstract
A partire dal dibattito sulle professioni, si mettono a confronto due mestieri dei mass media: il giornalista, più tradizionale, protetto da un ordine professionale, ancora prevalentemente “maschile” e il programmista regista, tipico della radio e della televisione, prevalentemente “femminile”. Ampliando e aggiornando i risultati di una ricerca quali-quantitativa da noi svolta presso la radiofonia pubblica, si evidenzia una costante crescita del precariato per entrambe le professioni. Emerge inoltre una attenuazione delle differenze di genere nella carriera, ma per le donne (soprattutto per quelle più giovani) la precarietà del mercato del lavoro ha generato una “doppia presenza impossibile” e il “tetto di cristallo” è sempre difficile da sfondare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.