A seguito degli scavi archeologici condotti dall’Institute of Classical Archaeology dell’Università del Texas di Ausin (ICA) negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso nel sito neo-eneolitico di Pizzica Pantanello (Metaponto) diretti da Joseph C. Carter vennero rinvenuti alcuni frammenti di scodelle ascrivibili agli inizi dell’età del rame con forti tracce di esposizione al calore. Una serie di recenti indagini archeometallurgiche condotte mediante fluorescenza X, microscopia ottica ed elettronica hanno permesso di accertare che uno di tali frammenti era un crogiolo nel quale era stata colato rame; alcune labili tracce di stagno evidenziate dall’XRF fanno ipotizzare si trattasse di una lega. La determinazione della presenza di un crogiolo in un contesto così antico offre nuovi spunti di riflessione sulla diffusione della metallurgia nel Mediterraneo centrale.
Pizzica Pantanello (Metaponto): la più antica testimonianza di attività metallurgiche dall’Italia meridionale
Claudio Giardino;
2017-01-01
Abstract
A seguito degli scavi archeologici condotti dall’Institute of Classical Archaeology dell’Università del Texas di Ausin (ICA) negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso nel sito neo-eneolitico di Pizzica Pantanello (Metaponto) diretti da Joseph C. Carter vennero rinvenuti alcuni frammenti di scodelle ascrivibili agli inizi dell’età del rame con forti tracce di esposizione al calore. Una serie di recenti indagini archeometallurgiche condotte mediante fluorescenza X, microscopia ottica ed elettronica hanno permesso di accertare che uno di tali frammenti era un crogiolo nel quale era stata colato rame; alcune labili tracce di stagno evidenziate dall’XRF fanno ipotizzare si trattasse di una lega. La determinazione della presenza di un crogiolo in un contesto così antico offre nuovi spunti di riflessione sulla diffusione della metallurgia nel Mediterraneo centrale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.