Le indagini topografiche recentemente condotte nel sito noto come "Li Schiavoni" (nel comune di Nardò), circa 4 km a nord-est di Porto Cesareo, hanno documentato l'esistenza di un insediamento fortificato messapico. L'analisi delle fotografie aeree ha contribuito in modo decisivo al riconoscimento dell'antico circuito murario, testimoniato anche dalla presenza di resti archeologici. Definendo un'area di c. 3 ettari, la fortificazione raggiunge una lunghezza di circa 650 m ed è potenziata sul lato orientale da un fossato, non chiaramente visibile sul sito, ma piuttosto evidente nelle fotografie aeree. I reperti di ceramica superficiale attestano una successione di fasi di frequentazione e / o occupazione dell'area nei periodi protostorico, messapico e romano, ma la maggior parte dei resti appartiene al periodo arcaico: questi includono una serie di vasi e anfore di importazione greca e coloniale. L'intera area è caratterizzata dalla presenza di lastre tifacee e di numerosi blocchi di pietra; questi possono essere collegati all'esistenza di complessi edilizi, di strutture funerarie o di coperture di tombe
L'insediamento di località Li Schiavoni (Nardò. Lecce)
G. Cera
2018-01-01
Abstract
Le indagini topografiche recentemente condotte nel sito noto come "Li Schiavoni" (nel comune di Nardò), circa 4 km a nord-est di Porto Cesareo, hanno documentato l'esistenza di un insediamento fortificato messapico. L'analisi delle fotografie aeree ha contribuito in modo decisivo al riconoscimento dell'antico circuito murario, testimoniato anche dalla presenza di resti archeologici. Definendo un'area di c. 3 ettari, la fortificazione raggiunge una lunghezza di circa 650 m ed è potenziata sul lato orientale da un fossato, non chiaramente visibile sul sito, ma piuttosto evidente nelle fotografie aeree. I reperti di ceramica superficiale attestano una successione di fasi di frequentazione e / o occupazione dell'area nei periodi protostorico, messapico e romano, ma la maggior parte dei resti appartiene al periodo arcaico: questi includono una serie di vasi e anfore di importazione greca e coloniale. L'intera area è caratterizzata dalla presenza di lastre tifacee e di numerosi blocchi di pietra; questi possono essere collegati all'esistenza di complessi edilizi, di strutture funerarie o di coperture di tombeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.