Il saggio intende mettere in chiaro una possibile declinazione della “relazione tra pedagogia e politica”. L’intento di questo scritto proporre una riflessione specifica in riferimento alla forma che può prendere detta relazione – e dunque ricondurre il modo di "essere sistema" di pedagogia e politica all’interno di uno specifico paradigma che si definisce e si afferma nell’interazione stessa dei due poli dialettici. Tutto ciò avendo presente che l’interazione dialettica è già regolata e guidata dal significato che ciascun “polo” può dare alla relazione medesima. Nel contempo non si potrà tralasciare di considerare come politica e pedagogia non sono termini che si danno nel vuoto storico-sociale-filosofico e, dunque, sarà necessario chiarire, seppur in estrema sintesi, i termini storico-sociali-filosofici del problema posto. Corre l’obbligo, allora, di considerare come non tutte le pedagogie siano ugualmente in grado o disponibili a entrare in relazione con tutte le visioni politiche – e viceversa, naturalmente – e, pertanto, risulta importante specificare "quale" pedagogia vogliamo mettere in rapporto e, soprattutto, con "quale" visione politica.
Pedagogia problematicista e politica convivialista, tra crisi e utopia
annacontini
2018-01-01
Abstract
Il saggio intende mettere in chiaro una possibile declinazione della “relazione tra pedagogia e politica”. L’intento di questo scritto proporre una riflessione specifica in riferimento alla forma che può prendere detta relazione – e dunque ricondurre il modo di "essere sistema" di pedagogia e politica all’interno di uno specifico paradigma che si definisce e si afferma nell’interazione stessa dei due poli dialettici. Tutto ciò avendo presente che l’interazione dialettica è già regolata e guidata dal significato che ciascun “polo” può dare alla relazione medesima. Nel contempo non si potrà tralasciare di considerare come politica e pedagogia non sono termini che si danno nel vuoto storico-sociale-filosofico e, dunque, sarà necessario chiarire, seppur in estrema sintesi, i termini storico-sociali-filosofici del problema posto. Corre l’obbligo, allora, di considerare come non tutte le pedagogie siano ugualmente in grado o disponibili a entrare in relazione con tutte le visioni politiche – e viceversa, naturalmente – e, pertanto, risulta importante specificare "quale" pedagogia vogliamo mettere in rapporto e, soprattutto, con "quale" visione politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.