Lo stretto rapporto fra l’uomo e l’acqua rientra nell’ambito dell’ heritage termale e del benessere psico-fisico. L’evoluzione economica e culturale della società ha intessuto intorno a «sora acqua» una serie di relazioni economiche, sociali e territoriali, legate anche a stimoli culturali che affondavano le radici nell’antichità. Le proprietà curative dell’acqua, però, non erano relegate solo ed esclusivamente agli impianti termali; in assenza di patologie, ire ad aquas poteva essere anche inteso nel senso più generale di un recupero del proprio equilibrio, di un piacere refrigerante durante la calura estiva, di una piacevole evasione in comunione con la natura. Benessere, quindi, è ritrovare se stessi e la propria interiorità, anche nell’ambito della propria residenza. Il lavoro analizza le alterne vicende di gestione e valorizzazione delle strutture termali del Salento nel tempo. Considera la presenza di bagni pubblici e privati d’età romana, i preziosi ninfei rinascimentali del Salento, localizzati spesso in ampi giardini e in un complesso sistema di artificiose fontane e di grotte, e le vicende di un annunziato successo delle terme di Santa Cesarea negato dalla crisi del settore e da un intervento pubblico incapace di valorizzare il grande potenziale offerto dalle terme, anche coniugandolo con le capacità attrattive dell’area.
Strutture termali nel Salento dal passato al presente. Un caso di studio
Anna Trono
;Giovanni Mastronuzzi
Validation
;Francesca Ruppi
Validation
2019-01-01
Abstract
Lo stretto rapporto fra l’uomo e l’acqua rientra nell’ambito dell’ heritage termale e del benessere psico-fisico. L’evoluzione economica e culturale della società ha intessuto intorno a «sora acqua» una serie di relazioni economiche, sociali e territoriali, legate anche a stimoli culturali che affondavano le radici nell’antichità. Le proprietà curative dell’acqua, però, non erano relegate solo ed esclusivamente agli impianti termali; in assenza di patologie, ire ad aquas poteva essere anche inteso nel senso più generale di un recupero del proprio equilibrio, di un piacere refrigerante durante la calura estiva, di una piacevole evasione in comunione con la natura. Benessere, quindi, è ritrovare se stessi e la propria interiorità, anche nell’ambito della propria residenza. Il lavoro analizza le alterne vicende di gestione e valorizzazione delle strutture termali del Salento nel tempo. Considera la presenza di bagni pubblici e privati d’età romana, i preziosi ninfei rinascimentali del Salento, localizzati spesso in ampi giardini e in un complesso sistema di artificiose fontane e di grotte, e le vicende di un annunziato successo delle terme di Santa Cesarea negato dalla crisi del settore e da un intervento pubblico incapace di valorizzare il grande potenziale offerto dalle terme, anche coniugandolo con le capacità attrattive dell’area.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.