L’espressione biblica viene, con un’operazione ardita, applicata dal Nazianzeno a se stesso, occupato a fronteggiare gli avvenimenti della propria vita e della vita della Chiesa, predestinato e dotato, come il profeta Isaia, di un’arma letale e salvifica, ὁ λόγος τοῦ θεοῦ, che in questo caso scaturisce, per volontà divina, dal parlare e dallo scrivere del vescovo.
Gregorio Nazianzeno: Ἀμφήκη μῦθον ἔδωκε Λόγος (Carm. II, 1, 93, v. 4 = Anth. Pal. 8, 79, 4)
CorsanoValidation
2019-01-01
Abstract
L’espressione biblica viene, con un’operazione ardita, applicata dal Nazianzeno a se stesso, occupato a fronteggiare gli avvenimenti della propria vita e della vita della Chiesa, predestinato e dotato, come il profeta Isaia, di un’arma letale e salvifica, ὁ λόγος τοῦ θεοῦ, che in questo caso scaturisce, per volontà divina, dal parlare e dallo scrivere del vescovo.File in questo prodotto:
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