Una nutrita colonia di esuli provenienti dalle Isole Ionie varca nell’Ottocento le sponde dell’Adriatico per far tappa in Italia. Provenienti dalle native isole di Zante e di Corfù, gli espatriati ellenici raggiungono Padova e a Pavia per intraprendere gli studi universitari, rinverdendo così una lunga tradizione di scambi culturali italo-greci risalente al XV secolo. Inseriti nei circuiti più attivi e dinamici della cultura italiana primo-ottocentesca, essi completano il loro iter di formazione nell’orbita dei magisteri di Cesarotti e Monti. Esemplare al riguardo l’esperienza del corfiota Andrea Mustoxidi, protagonista di un esilio volontario in Italia prolungatosi per oltre un quarto di secolo. Attivo a Firenze, Milano e Venezia, Mustoxidi intrattenne rapporti con i maggiori letterati del tempo (Monti, Tommaseo, Manzoni, Vieusseux, Bellotti, ecc.), tradotti sempre in imprese collaborative di sicuro impegno e valore. Di quei legami resta traccia nelle carte epistolari del corfiota, punto di convergenza di un fitto reticolo di scambi culturali a oggi in massima parte inedito. Scopo del contributo è restituire un profilo del letterato ellenico in linea con le finalità del Seminario e i suoi obiettivi programmatici. E ciò nella prospettiva di farne emergere il radicamento nel tessuto culturale italiano, facendo i conti con l’influenza esercitata dalla sua poliedrica personalità.
Gli espatriati greci nell'Italia dell'Ottocento. La vicenda di Andrea Mustoxidi
andrea scardicchio
2020-01-01
Abstract
Una nutrita colonia di esuli provenienti dalle Isole Ionie varca nell’Ottocento le sponde dell’Adriatico per far tappa in Italia. Provenienti dalle native isole di Zante e di Corfù, gli espatriati ellenici raggiungono Padova e a Pavia per intraprendere gli studi universitari, rinverdendo così una lunga tradizione di scambi culturali italo-greci risalente al XV secolo. Inseriti nei circuiti più attivi e dinamici della cultura italiana primo-ottocentesca, essi completano il loro iter di formazione nell’orbita dei magisteri di Cesarotti e Monti. Esemplare al riguardo l’esperienza del corfiota Andrea Mustoxidi, protagonista di un esilio volontario in Italia prolungatosi per oltre un quarto di secolo. Attivo a Firenze, Milano e Venezia, Mustoxidi intrattenne rapporti con i maggiori letterati del tempo (Monti, Tommaseo, Manzoni, Vieusseux, Bellotti, ecc.), tradotti sempre in imprese collaborative di sicuro impegno e valore. Di quei legami resta traccia nelle carte epistolari del corfiota, punto di convergenza di un fitto reticolo di scambi culturali a oggi in massima parte inedito. Scopo del contributo è restituire un profilo del letterato ellenico in linea con le finalità del Seminario e i suoi obiettivi programmatici. E ciò nella prospettiva di farne emergere il radicamento nel tessuto culturale italiano, facendo i conti con l’influenza esercitata dalla sua poliedrica personalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.